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Giallo solido ed efficace, con una scrittura agile e un protagonista scoppiettante: il commissario, pardon, vice questore Schiavone, mattatore assoluto della storia e della serie che inizia con questo caso.
Burbero, irritabile e instabile ma segugio implacabile nonostante le debolezze e i trascorsi. Ci si affeziona subito a questo geniale perdente che conosce a menadito la natura umana perché lui per primo profondamente umano.
Il caso è simpatico e leggibile benché non originalissimo, e si intuisce la soluzione strada facendo (se si è avvezzi al genere come il sottoscritto).
In sostanza, un'ottima lettura e l'inizio di una bella amicizia letteraria.