Preferite i film in lingua originale o doppiati? Le mie due patrie hanno le idee chiare: in Spagna come in Italia, il doppiaggio è d'obbligo. Se si è smesso di tradurre i titoli in molti casi, le sale con prima visione in lingua originale sono pochissime (una sola sala a Roma per Django, l'ultima di Tarantino) o toccano un pubblico minimo (1% degli spettatori in Spagna). Siamo ben lontani dai paesi come Portogallo, Olanda, Grecia, Olanda o Norvegia dove si doppia al massimo i cartoni animati per bambini.
Sudditanza culturale? Provincialismo? Certo, ma non solo. Vedere un film ambientato all'estero con attori del posto ma voci nostrane crea una realtà virtuale che non esiste, e non stimola la creazione di opere autenticamente nostre o la fruizione di opere autenticamente straniere. Vedere la New York di Woody Allen doppiata è come mangiare una pizza in una pizzeria inglese a Londra: un falso, magari anche cattivo. Meglio in originale: sarà come essere lì e miglioreremo l'inglese. E magari a qualcuno in più verrà voglia di vedere o girare un "Woody Allen" versione italiana, con attori, luoghi e storia italiani doc. Non ci credete? Provate da soli con una delle più belle scene di "Misterioso omicidio a Manhattan".
Preferís las películas en versión original o dobladas? Mis dos patrias tienen las ideas claras: tanto en Italia como en España, el doblaje es de rigor. Si se ha dejado de traducir los títulos en muchos casos, el público que elije la versión original es muy escaso (1% de los espectadores en España) o las salas con estrenos en versión original son muy pocas (una sola sala en Roma para Django, la última de Tarantino). Estamos muy lejos de países como Portugal, Holanda, Grecia o Noruega donde se dobla como mucho los dibujos animados para niños.
Sumisión cultural? Mentalidad provinciana? Claro, pero no solo. Ver una peli ambientada en el extranjero con actores autóctonos pero voces de por aquí crea una realidad virtual que no existe, y no estimula la creación de obras auténticamente nuestra o la fruición de obras auténticamente extranjeras. Ver la Nueva York de Woody Allen doblada es como comer una paella en un restaurante inglés en Londres: un falso, y tal vez muy malo. Mejor en original: será como si estuviéramos allí y mejoraremos nuestro inglés. Y a lo mejor a alguien más le entrará gana de ver o rodar un "Woody Allen" versión española, con actores, lugares e historia espaloes doc. ¿No lo creéis? Probad vosotros mismos con una de las mejores escenas de "Misterioso asesinato en Manhattan"
Terzo e ultimo post con i consigli per aspiranti scrittori di Clara Sánchez. Anche oggi doppio video: ritmo e suspense, e gli autori da cui imparare.
Tercero y último post con los consejos para escritores noveles de Clara Sánchez. Hoy también doble video: ritmo y suspense, y los autores para inspirarse.
Quali sono i cinque errori principali di un aspirante scrittore? Rispone Clara Sánchez, autrice spagnola vincitrice del Premio Nadal 2010 con "Il profumo delle foglie di limone" ("Lo que esconde tu nombre"). Cominciamo così un interessante ciclo di video con consigli di scrittura. Audio in spagnolo, sottotitoli in italiano, su misura per pensieromancino.
¿Cuáles son los cinco errores principales de un escritor novel? Contesta Clara Sánchez, autora española ganadora del Premio Nadal 2010 con "Lo que esconde tu nombre". Empezamos así un interesante ciclo de vídeos con consejos de escritura. Audio en español, subtítulos en italiano, a medida para pensieromancino.
Dedicato a tanti amici, loro sapranno riconoscersi
La prima volta che ho visto Guido Laremi eravamo tutti e due così magri e
perplessi, così provvisori nelle nostre vite, da stare a guardare come
spettatori mentre quello che ci succedeva entrava a far parte del
passato, schiacciato senza la minima prospettiva. Il ricordo che ho del
nostro primo incontro è in realtà una ricostruzione, fatta di dettagli
cancellati e aggiunti e modificati per liberare un solo episodio dal
tessuto di episodi insignificanti a cui apparteneva allora.
In questo ricordo ricostruito io sono in piedi dall'altra parte della
strada, a guardare il brulichìo di ragazzi e ragazze che sciamano fuori
da un vecchio edificio grigio, appena arginati da una transenna di
metallo che corre per una decina di metri lungo il marciapiede. Ho le
mani in tasca e il bavero del cappoto alzato, e cerco disperatamente di
assumere un atteggiamento di non appartentenza alla scena, anche se sono
uscito dallo stesso portone e ho fatto lo stesso percorso faticoso solo
un quarto d'ora prima. Ma ho quattordici anni e odio i vestiti che ho
addosso, odio il mio aspetto in generale, e l'idea di essere qui in
questo momento.
L'enciclopedia on-line condivisa in versione italiana ha raggiunto ieri uno storico traguardo: un milione di pagine! Siamo la quinta lingua a farcela, anche prima dello spagnolo. Auguri a uno dei maggiori successi del web 2.0, divenuto ormai indispensabile nella vita.
Vi ricordate l'enciclopedia su carta? Il rappresentante porta a porta, l'acquisto a rate, i volumi d'aggiornamento? O i CD-ROM, solo pochi anni fa. Beh, l'uomo supera se stesso e il sapere condiviso si apre a tutti. Wikipedia: il futuro è già qui.
La enciclopedia on-line compartida en versión italiana alcanzó ayer un resultado histórico: ¡un millón de páginas! Somos la quinta lengua que lo consigue, y al español le falta poquito. Felicidades a uno de los mayores éxitos del web 2.0, hoy en día indispensable.
¿Os acordáis la enciclopedia en papel? ¿El representante, la compra a plazos, los tomos de actualización? O los CD-ROM, hace sólo unos años. Bueno, el hombre se supera a sí mismo y el conocimiento compartido se abre a todo el mundo. Wikipedia: el futuro ya está aquí.
Dove ambientereste un romanzo per vendere milioni di copie? Semplice: in Italia. È la ricetta Dan Brown, che ne ha ambientati già due ("Angeli e Demoni" a Roma, fisicamente, e "Il codice Da Vinci" nel Rinascimento, culturalmente) e chiude il ciclo con il prossimo "Inferno", a Firenze sulle orme di Dante.
Puro marketing? Potrebbe avere ragione Massimo Gramellini:
Perché rifiutiamo di essere il gigantesco museo a cielo aperto, arricchito da ristoranti e negozi a tema, che il mondo vorrebbe che fossimo? Forse è presbiopia esistenziale. [...]
L’Italia capitale universale della bellezza e del piacere è l’unico Paese che può scampare al destino periferico che attende, dopo duemila anni di protagonismo, la stanca Europa. Ma per farlo dovrebbe finalmente accettare di essere la memoria di se stessa. Serve una riconversione psicologica, premessa di quella industriale. Serve un sogno antico e grande, mentre qui si continua a parlare soltanto di spread. (fonte: qui)
Parole da meditare. Ci farò una pensata per il mio prossimo libro.
¿Donde ambientar una novela para vender millones de ejemplares? Sencillo: en Italia. Es la receta Dan Brown, que ya ha ambientado allí dos libros ("Ángeles y demonios" en Roma, físicamente, y "El código Da Vinci" en el Renacimiento, culturalmente) y cierra el ciclo con el próximo "Inferno", en Florencia tras los pasos de Dante.
¿Marketing puro? Podría tener razón Massimo Gramellini (escritor y periodista italiano):
¿Por qué nos negamos a ser el gigantesco museo al aire libre, enriquecido con restaurantes y tiendas temáticas, que el mundo querría que fuéramos? Tal vez sea presbicia existencial. [...]
Italia capital universal de la belleza y del placer es el único país que puede escapar al destino periférico que le espera, tras dos mil años de protagonismo, a la cansada Europa. Pero para hacerlo debería aceptar ser la memoria de si misma, por fin. Sirve una reconversión sicológica. (fuente: aqui)
Palabras para meditar. Me lo pensaré para mi próximo libro.
Non dico di abilitare il voto on-line (non sia mai), ma nel lontano 96 i miei colleghi Erasmus francesi votarono per posta un mese prima o giù di lì, e via. Ma no, è risaputo che gli Erasmus sono degli estremisti, dei fanatici, sono tutti e 20 mila dei fascio-comuisti o forse... liberopensanti! Fuori!
No digo que habiliten el voto on-line (no te pases), pero en el lejano 96 mis compañeros Erasmus de Francia votaron por correo un mes antes o por ahí, y ya está. Pero no, es bien sabido que los Erasmus son extremistas, fanáticos, los 20 mil son todos fascista-comunistas o tal vez... libres pensadores! Fuera!
Come cambiano i tempi. Se Hollywood ne è lo specchio, meno male che sono finiti gli anni 80, quando gli eroi dell'inconscio collettivo avevano muscoli d'acciaio, una fascetta in testa e ammazzavano russi a raffica. Finalmente siamo cresciuti e Rambo è passato di moda.
Addio Reagan, benvenuto Obama.
Ora ammiriamo uomini in carne ed ossa, eroi nonostante le debolezze, o forse per questo ancora più eroi. Come il Tony Méndez del film Argo, storia vera che gli Oscar forse consacreranno nel mito. Ben Affleck dipinge un agente della CIA con dubbi e incertezze, umano, e siamo con lui sin dalla prima sequenza. Bel film, personaggio memorabile. Buona visione!
Como cambian los tiempos. Si Hollywood es el espejo de ello, menos mal que se han acabado los 80, cuando los héroes del subconsciente colectivo tenían músculos de acero, una cinta en la cabeza y matavan rusos en ráfagas. Por fin hemos crecido y Rambo ya no está de moda.
Adiós Reagan, bienvenido Obama.
Ahora admiramos hombres de carne y hueso, héroes a pesar de las debilidades, o tal vez por ello aún más héroes. Como el Tony Méndez de la película Argo, historia verdadera que los Oscar tal vez consacrarán en el mito. Ben Affleck esboza un agente de la CIA con dudas e incertidumbre, humano, y estamos con él desde la primera secuencia. Buena peli, personaje memorable. ¡Buena visión!
"Due ragazze giapponesi con il tradizionale kimono si recano sotto la neve alla cerimonia per festeggiare la loro maggiore età (20 anni). Una tempesta sul centro del Giappone ha causato pesanti nevicate anche a Tokyo." (fonte)
"Dos chicas japonesas con el tradicional kimono se dirigen bajo la nieve a la ceremonia para celebrar su mayoría de edad (20 años). Una tormenta sobre el centro de Japón ha causado grandes nevadas también en Tokyo." (fuente)
«Banco di aringhe a sinistra!» annunciò il gabbiano di vedetta, e lo stormo del Faro della Sabbia Rossa accolse la notizia con strida di sollievo.
Da sei ore volavano senza interruzione, e anche se i gabbiani pilota li avevano guidati lungo correnti di aria calda che rendevano piacevole planare sopra l'oceano, sentivano il bisogno di rimettersi in forze, e cosa c'era di meglio per questo di una buona scorpacciata di aringhe?
-¡Banco de arenques a babor! -anunció la gaviota vigía, y la bandada del Faro de la Arena Roja recibió la noticia con graznidos de alivio.
Llevaban seis horas de vuelo sin interrupciones y, aunque las gaviotas piloto las habían conducido por corrientes de aires cálidos que hicieron placentero el planear sobre el océano, sentían la necesidad de reponer fuerzas, y qué mejor para ello que un buen atracón de arenques.
Buon 2013! Cominciamo l'anno nuovo con lo sguardo a quello vecchio: ecco quali sono stati i libri più venduti del 2012 (fonte qui - lista alternativa qui)
Cinquanta sfumature di grigio, di E. L. James
Cinquanta sfumature di nero, di E. L. James
Cinquanta sfumature di rosso, di E. L. James
Fai bei sogni, di Massimo Gramellini
Una lama di luce (commissario Montalbano), di Andrea Camilleri
Se ti abbraccio non aver paura, di Fulvio Ervas
L’inverno del mondo, di Ken Follett
Il momento è delicato, di Niccolò Ammaniti
Sua Santità. Le carte segrete di Benedetto XVI, di Gianluigi Nuzzi
Hunger Games, di Suzanne Collins
Un buon risultato per grandi narratori quali Camilleri, Gramellini e Follet, e anche per le novità innovative di Ervas, Ammaniti e Collins; tuttavia il grande trionfatore del 2012 sono le "Cinquanta sfumature" nelle loro declinazioni di grigio, nero e rosso. Fiumi di parole sono stati spesi per spiegare il fenomeno del "porno per le mamme"; resta il fatto che la James ha centrato il bersaglio con un ibrido letterario tra il rosa e l'hard, condito da sensibilità femminile, che prima non esisteva sul mercato. Chapeau. Finirà che dovrò pure leggermeli.
¡Feliz 2013! Empezamos el año nuevo con la mirada al viejo: aquí tenéis los libros más vendidos del 2012 (fuente aquí)
"Cincuenta sombras de Grey" - E.L. James
"El abuelo que saltó por la ventana y se largó" - Jonas Jonasson
"El prisionero del cielo" - Carlos Ruiz Zafón
"Las horas distantes" - Kate Morton
"Cincuenta sombras más oscuras" - E.L. James
"El enredo de la bolsa y la vida" - Eduardo Mendoza
"Misión Olvido" - María Dueñas
"El lector de Julio Verne" - Almudena Grandes
"Esta noche dime que me quieres" - Federico Moccia
"Cincuenta sombras liberadas" - E.L. James
Un buen resultado para los narradores conocido como Zafón, Mendoza, Dueñas, Grandes y Moccia, y per la sorpresa europea de Jonasson; sin embrargo el gran triunfador del 2012 son las "Cinquenta sombras" en sus tres declinaciones. Ríos de palabras se han derramado para explicar el fenómeno del "porno para mamás"; queda el hecho que E.L. James ha dado en el blanco con un híbrido literario entre el rosa y el hard, aliñado con sensibilidad femenina, que antes no existía en el mercado. Chapeau. Terminaré teniendo que leermelos.