Viva l'ignoranza. I miei due paesi, di nascita e d'adozione, hanno avuto i peggiori risultati tra i paesi sviluppati nei test dell'OCSE su capacità linguistiche e matematiche, ultimi su 24. I migliori: Giappone e Finlandia. Invece in Italia e Spagna un adulto su quattro è al di sotto del livello basico in lettura e calcolo. Noi italiani insomma siamo ancora solo spaghetti e mandolino, magari aggiornati a Dolce&Gabbana e veline. E gli spagnoli, anche loro fermi a toros y tapas, in versione nuovo millennio: fútbol y botellón. E io che mi sono messo a scrivere per i primi e a insegnare ai secondi. Viene da piangere.
Viva la ignorancia. Mis dos países, de nacimiento y de adopción, han tenido los peores resultados entre los paises desarrollados en los test de la OCDE sobre capacidades de lengua y matemática, últimos sobre 24. Los mejores: Japón y Finlandia. En cambio en Italia y España un adulto de cada cuatro está por debajo del nivel básico de lectura y cálculo. En fin, los italianos seguimos siendo sólo spaghetti e mandolino, a lo mejor actualizados a Dolce&Gabbana e mama chicho. Y los españoles, ellos también estancados en toros y tapas, en versión nuevo milenio: fútbol y botellón. Y yo que me he metido a escribir para unos y a enseñar a los otros. Dan ganas de llorar.
onestamente, me l'aspettavo. Ora per carità non voglio giudicare gli spagnoli (immagino che siccome sono del sud Italia non sono nella posizione di poter insultare altre culture hahaha) ma un mio amico mi fece riflettere sul fatto che lo spagnolo è essenzialmente una versione "cafona" dell'italiano, specialmente l'aragonese che è simile al napoletano in modo inquietante...
RispondiEliminaPrima di venire qui stavo leggendo il post sull'inglesicchio-cancro diffuso nella parlata italiota, e che sta svilendo la lingua italiana (e anche quella inglese se è per questo) e mi domandavo se gli spagnoli fossero resistenti alle parole inglesi per amor patrio come i russi, o per spocchia culturale come i francesi. Mi sa che il motivo è da ricercarsi altrove...
Detto ciò, gli italiani sono il peggio del peggio, una cultura stantia che neanche ci prova a innovarsi, attaccata com'è alle sue vetuste tradizioni; gli spagnoli a confronto sembrano gli Olandesi nel XVIII° secolo.