mercoledì 23 ottobre 2013

Rifugiati ambientali - Refugiados medioambientales


Se due notizie fanno una prova, allora è sicuro: l'ondata di rifugiati ambientali si avvicina. Nello stesso giorno infatti si parla di Ioane, primo profugo del surriscaldamento globale, costretto ad abbandonare la sua casa sull'isola di Kiribati nell'Oceano Pacifico per chiedere asilo in Nuova Zelanda per motivi climatici, visto che Kiribati sarà presto sommersa; ma si parla anche di Harbin, città del nord della Cina con 11 milioni di abitanti che chiude scuole, aeroporto e circolazione stradale a causa dello smog, con visibilità sotto i 50 metri. Non vorrei passare per Cassandra ma allacciamoci le cinture, ci aspetta un futuro da brivido.

Si dos noticias hacen una prueba, entonces es cierto: la ola de refugiados medioambientales se acerca. De hecho en el mismo día se habla se habla de Ioane, primer prófugo del calentamiento global, obligado a abandonar su casa en la isla de Kiribati en el Océano Pacífico para pedir asilo en Nueva Zelanda por razones climática, visto que Kiribati pronto será sumergida; pero también se halba de Harbin, una ciudad del norte de China con 11 millones de habitantes que cierra colegios, aeropuerto e circulación en carretera por causa de la contaminación del aire, con visibilidad por debajo de 50 metros. No quisiera ser una Casandra pero abrochémonos el cinturón, nos espera un futuro escalofriante.

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