venerdì 23 novembre 2012

Indovina l'incipit - Adivina la novela XXIV

L'uomo è uno e nessuno.
Porta da anni la sua faccia appiccicata alla testa e la sua ombra cucita ai piedi e ancora non è riuscito a capire quale delle due pesa di più. Qualche volta prova l'impulso irrefrenabile di staccarle e appenderle a un chiodo e restare lì, seduto a terra, come un burattino al quale una mano pietosa ha tagliato i fili.
A volte la fatica cancella tutto e non concede la possibilità di capire che l'unico modo valido di seguire la ragione è abbandonarsi a una corsa sfrenata sul cammino della follia. Tutto intorno è un continuo inseguirsi di facce e ombre e voci, persone che non si pongono nemmeno la domanda e accettano passivamente una vita senza risposte per la noia o il dolore del viaggio, accontentandosi di spedire qualche stupida cartolina ogni tanto.

El hombre es uno y ninguno. 
Carga desde hace años con su rostro pegado al cráneo y su sombra cosida a los pies, y todavía no ha logrado comprender cuál de las dos cosas pesa más. A veces experimenta el impulso irrefrenable de despegárselos, colgarlos en un clavo y quedarse allí, sentado en el suelo, como una marioneta a la cual una mano piadosa ha cortado los hilos. 
Otras veces el cansancio lo borra todo y le impide darse cuenta de que lo único razonable es abandonarse a una carrera desenfrenada por el camino de la locura. A su alrededor no hay más que un continuo acoso de rostros, sombras y voces, personas que ni siquiera se plantean preguntas y aceptan pasivamente una vida sin respuestas pese al hastío o el dolor del viaje, y que se conforman con enviar alguna postal estúpida de vez en cuando.


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