The devil's voice is sweet to hear.
Il diavolo ha la voce melodiosa.
Qual è il tuo desidero più profondo? Che cosa
saresti disposto a fare per ottenerlo? Immagina che nella tua città apra un
nuovo negozio, “Cose preziose”, che ha giusto l’oggetto dei tuoi desideri,
pronto a cambiarti la vita. Ma non è in vendita. Il mellifluo negoziante ti
chiede in cambio solo un piccolo favore. Accetteresti? Se il negoziante è un
forestiero misterioso che sa più di quel che dovrebbe e se tutta la città
decide di fare affari con lui, ben presto si scatena il pandemonio.
È questa la premessa di “Cose preziose” di
Stephen King (1991), terzo e ultimo romanzo del ciclo ambientato nella città
immaginaria di Castle Rock, Maine. Man mano che la storia si dipana, l’autore
disseziona la natura del male con gli strumenti propri della narrativa:
l’esperienza diretta, la vita vissuta, i sentimenti. I personaggi sono vividi e
palpitanti e l’intreccio di punti di vista e fili narrativi tiene inchiodati
alla pagina. Il romanzo non è perfetto, l’avvio è in sordina e in generale
qualche sforbiciata qui e là avrebbe giovato al testo, ma la precisione con cui
è congegnata la trama e l’acume nel pizzicare le debolezze umane valgono da
soli il prezzo del biglietto.
Inquietante e avvincente. Come sempre King
parla al cuore del lettore, e fa centro.
5 su 5
The devil's voice is sweet to hear.
La voz del diablo es
dulce al oído.
¿Cuál es tu deseo
más profundo? ¿Qué estarías dispuesto a hacer para conseguirlo? Imagina que en
tu ciudad abra una nueva tienda, “Cosa necesarias”, que tiene justo el objeto
de tus deseos, listo para cambiarte la vida. Pero no está a la venta. El
melifluo tendero te pide a cambo sólo un pequeño favor. ¿Aceptarías? Si el
tendero es un forastero que sabe más de lo que debería y si toda la ciudad
decide hacer negocios con él, muy pronto se desata la locura.
Ésta es la premisa
de “La tienda” de Stephen King (1991), tercera y última novela del ciclo
ambientado en la ciudad imaginaria de Castle Rock, Maine. A medida que se desarrolla
la historia, el autor disecciona la naturaleza del mal con las herramientas
propias de la narrativa: la experiencia directa, la vida misma, los
sentimientos. Los personajes son vivos y palpitantes y el enredo de puntos de
vista e hilos narrativos nos mantiene pegados a la página. La novela no es
perfecta, el arranque es en tono menor y en general algún tijeretazo aquí y
allá le habría venido bien al texto, pero la precisión de la trama y la
perspicacia en clavar las debilidades humanas valen por sí solas el precio de
la entrada.
Inquietante y
cautivador. Como siempre King habla al corazón del lector, y da en el blanco. 5 de 5
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