mercoledì 4 dicembre 2013

Test PISA: italiani in rimonta, spagnoli al palo / Italianos al alza, españoles estancados


Che i miei due paesi dell'anima non brillino per risultati scolastici, è risaputo. Ma il nuovo rapporto dell'OCSE, che confronta i risultati dei giovani dei paesi sviluppati ed emergenti, è sorprendente. I migliori sono i paesi dell'orbita cinese: Shanghai, Macao, Taiwan, Hong Kong; se aggiungiamo anche Corea del Sud, Singapore e Giappone, il domino asiatico è totale. Tra gli europei, solo la Finlandia resta a un livello paragonabile.
E noi? L'Italia è migliorata, soprattutto in matematica, mentre la Spagna resta sui valori degli anni 2000. Entrambe sono al di sotto della media, ma non in modo drammatico. Forse è più drammatica la differenza tra nord e sud, tra ricchi e poveri, tra autoctoni e immigrati.
È chiaro che noi mediterranei soffriamo di un ritardo congenito: il sole. I nostri giovani si godono la vita - come gli adulti del resto - e non hanno il pungolo per spremersi sui libri, manca la neve per sei mesi o una cultura confuciana con esami ogni due anni, lezioni alle 7 del mattino e compiti fino alle 10 di sera. Ma molto si può fare: le nostre scuole crollano, l'insegnante non viene rispettato e il lassismo imperversa ovunque, dalle famiglie ai presidi. Basterebbe un po' di cultura dell'impegno e del lavoro ben fatto, e meno successo legato all'immagine - vero, televisione? 
Allora rimbocchiamoci le maniche, come genitori ed educatori ci resta molto da fare. Al lavoro!

Que mis dos países del alma no brillen en resultados escolares, es bien sabido. Pero el nuevo informe de la OCDE, que compara los resultados de los jóvenes de países desarrollados y emergentes, es sorprendente. Los mejores son los países de influencia china: Shanghai, Macao, Taiwan, Hong Kong; si añadimos Corea del Sur, Singapur y Japón, el dominio asiático es total. Entre los europeos, sólo la Finlandia queda a un nivel comparable.
¿Y nosotros? Italia ha mejorado, sobre todo en matemáticas, mientra España sigue en los valores de los años 2000. Ambas están por debajo de la media, pero no de manera dramática. Quizás sea dramática la diferencia entre norte y sur, entre ricos y pobres, entre nacionales e inmigrantes.
Está claro que los mediterráneos padecemos un retraso congénito: el sol. Nuestros jóvenes disfrutan de la vida - como los mayores por otra parte - y no tienen el aliciente para darlo todo en los estudios, falta la nieve durante seis meses o una cultura confuciana con exámenes cada dos años, clases a las 7 de la mañana y deberes hasta las 10 de la noche.
Pero mucho se puede hacer: nuestros colegios se derrumban, no se respeta al profesor y el laxismo arrecia, de las familias hasta los directores. Bastaría un poco de cultura del esfuerzo y del trabajo bien hecho, y menos éxito ligado al imagen - ¿verdad, televisión?
Entonces manos a la obra, como padres y educadores nos queda mucho por hacer. ¡A trabajar!


2 commenti:

  1. Ciao! Sono Francesca (Olivotti). Vorrei spezzare una lancia a favore dei tuoi due paesi dell'anima, che in fondo sono anche un po' i miei. Ho studiato fino alla seconda media (1° de la ESO) in una scuola spagnola, e il resto (liceo, laurea) in Italia. Ora mi trovo in Asia per il dottorato. Quindi, insomma, penso di poter parlare a pieno titolo. Gli asiatici saranno anche piu bravi di noi nelle materie scientifiche, e in generale in tutto ciò che implica calcoli o memoria, ma penso che nessuno batta noi europei (e in particolare noi europei del sud!) in tutto ciò che è ragionamento, dibattito e pensiero umanistico in generale. I miei compagni di dottorato (quasi tutti cinesi) non sono assolutamente in grado di partecipare alle discussioni durante le lezioni o i seminari, per lo piu stanno zitti, o si limitano a sorridere accondiscendenti quando i prof parlano. Hanno conoscenze superficiali di filosofia e scienze sociali (il mio dottorato è in sociologia) e sono stati totalmente indottrinati durante gli studi precedenti. Un mio compagno di corso pensa che il marxismo (inteso come teoria sociologica) sia quello che i cinesi al giorno d'oggi chiamano "società armoniosa", e non sono assolutamente consapevoli del fatto che la Cina ormai non è piu un paese comunista, bensì la massima espressione del capitalismo mondiale. In sostanza, si bevono tutto quel che dice loro la tv o i mezzi di comunicazione. Io definirei l'educazione asiatica (almeno dalla mia esperienza e in quello che studio io) disastrosa.

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  2. Molto interessante, Francesca. Anch'io ho l'impressione che il nozionismo asiatico li porti a non pensare, è un'istruzione orientata all'organizzazione della società a mo' di formicaio, confuciana appunto. Da noi invece impera "l'uomo", quindi educazione a pensare, perfetta per l'individuo, forse un po' meno per la società, a livelli di individualismo da capogiro ormai.
    Tutto sempre meglio degli americani, ignoranti a nozioni e individualisti al massimo. Purtroppo ho l'impressione che la Spagna copi il modello americano, con risultati osceni: cultura di base infima e nulla capacità di pensiero critico.
    Resta il fatto che il liceo italiano è imbattibile, il vecchio stampo novecentesco ti dà una base che ti ritrovi per tutta la vita. Lo scientifico, poi, ti dà una visione umanistico-scientifica (contrariamente al nome) di prim'ordine. Io al liceo ho imparato cento volte di più che all'universtià, che mi ha dato le basi per il lavoro, e poi a volte neanche quelle, solo un concentrato di nozioni astruse e inutili (era il Politecnico...)

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