sabato 31 marzo 2012

Quando il prologo funziona - Cuando el prólogo funciona

Incursione in un genere che non è il mio, però esiste una sola maniera di raccontare e in questo caso funziona alla grande - merito del cold open, una garanzia. La voce di Elvis Costello è unica, e se vi ricorda una sera di primavera, beh, avete indovinato!

Incursión en un género que no es el mío, pero existe una sola manera de narrar y en este caso funciona las mil maravillas - gracias al cold open, una garantía. La voz de Elvis Costello es única, y si os recuerda una tarde de primavera ¡habéis acertado!



Vacanze - Vacaciones

Il blog va in vacanza, a ricaricare le pile e preparare una sorpresa per i lettori al rientro. Ci rivediamo dopo Pasqua!

El blog se va de vacaciones, a recargar pilas y preparar una sorpresa para los lectores a la vuela. ¡Nos vemos después de Semana Santa!


venerdì 30 marzo 2012

Indovina l'incipit - Adivina la novela

Vediamo se lo scoprite, e non vale usare google - Vamos a ver si lo descubrís, y no vale usar google

Il 24 febbraio 1815 la vedetta della Madonna della Guardia dette il segnale della nave a tre-alberi il Faraone, che veniva da Smirne, Trieste e Napoli. Com'è d'uso, un pilota costiere partì subito dal porto, passò vicino al Castello d'If e salì a bordo del naviglio fra il capo di Morgiou e l'isola di Rion. Contemporaneamente com'è egualmente d'uso, la piattaforma del forte San Giovanni si ricoprì di curiosi; poiché è sempre un avvenimento di grande interesse a Marsiglia l'arrivo di qualche bastimento, in particolare poi quando questo legno, come il Faraone, si sapeva costrutto, arredato e stivato nei cantieri della vecchia Phocée e appartenente ad un armatore della città.

El 24 de febrero de 1815, el vigía de Nuestra Señora de la Guarda dio la señal de que se hallaba a la vista el bergantín El Faraón procedente de Esmirna, Trieste y Nápoles. Como suele hacerse en tales casos, salió inmediatamente en su busca un práctico, que pasó por delante del castillo de If y subió a bordo del buque entre la isla de Rión y el cabo Mongión. En un instante, y también como de costumbre, se llenó de curiosos la plataforma del castillo de San Juan, porque en Marsella se daba gran importancia a la llegada de un buque y sobre todo si le sucedía lo que al Faraón, cuyo casco había salido de los astilleros de la antigua Focia y pertenecía a un naviero de la ciudad.


Risposta nei commenti - Respuesta en los comentarios


giovedì 29 marzo 2012

Il dubbio di Goethe / Las dudas de Goethe

Grande verità... mancina - Gran verdad... zurda

Il dubbio cresce con la conoscenza.
Con el conocimiento se acrecientan las dudas.
Johann Wolfgang von Goethe


mercoledì 28 marzo 2012

Da dove comincio? - ¿De dónde empiezo?

ll dilemma dell'incipit - El dilema del comienzo.

Be aware that anything that appears before "Chapter One" may be skipped. Don't put your vital clue there. [...] First paragraphs can often be struck out. Are you performing a haka, or just shuffling your feet? 

Sii cosciente che tutto quello che appare prima del Capitolo 1 si può saltare. Non metterci nessun indizio vitale. [...] I primi paragrafi si possono spesso cancellare. Vuoi fare un haka o solo strascicare i piedi?

Sé consciente que todo lo que aparece antes del Capítulo 1 se puede saltar. No pongas allí ninguna pista vital. [...] A menudo los primeros parágrafos se pueden tachar. ¿Estás haciendo un haka o sólo arrastrando los pies?

Hilary Mantel



martedì 27 marzo 2012

Fiesta - Ernest Hemingway, 1926


Ci sono pochi scrittori che riescono a dare così tante emozioni con poche parole su una pagina. Uno di questi è Ernest Hemingway.

It is awfully easy to be hard-boiled about everything in the daytime, but at night it is another thing.

E' straordinariamente facile fare il duro su ogni cosa di giorno, ma di notte è un'altra faccenda.

Fiesta è uno dei romanzi che hanno cambiato la storia della letteratura del XX secolo, il modo di scrivere dialoghi, di costruire una storia, di raccontare. Non ci sono digressioni, opinioni, fronzoli. Solo la vita. Distillata, più vera della realtà - come diceva lui. Vivrete con Jake la vita dell'espatriato tra Francia e Spagna, il disorientamento, la fiesta sfrenata, l'amore impossibile per Brett e le delusioni. Una prosa vivida, piena di energia. Da leggere con attenzione, perché spesso le parole dicono molto di più di quel che sembra.

“I can’t stand it to think my life is going so fast and I’m not really living it.”
“Nobody ever lives their life all the way up except bull-fighters."

"Non posso sopportare il pensiero che la mia vita fugge e io non la vivo." 
"Nessuno vive mai tutta la propria vita, tranne i toreri."


Hay pocos escritores que consiguen dar tantas emociones con pocas palabras en la página. Uno de éstos es Ernest Hemingway.

It is awfully easy to be hard-boiled about everything in the daytime, but at night it is another thing.

Durante el día es extraordinariamente fácil dárselas de duro sobre cualquier asunto, pero por la noche es otro cantar.

Fiesta es una de las novelas que han cambiado la historia de la literatura del siglo XX, la manera de escribir los diálogos, de construir una historia, de narrar. No hay digresiones, opiniones, florituras. Sólo la vida. Destilada, más verdadera que la realidad - como él decía. Viviréis con Jake la vida del expatriado entre Francia y España, la desorientación, la fiesta desenfrenada, el amor imposible por Brett y las delusiones. Una prosa viva, llena de energía. Para leer con atención, porque a menudo las palabras dicen mucho más de lo que parece.

“I can’t stand it to think my life is going so fast and I’m not really living it.”
“Nobody ever lives their life all the way up except bull-fighters."

"No puedo soportar la idea de que mi vida se va con tanta rapidez y no la vivo realmente."
"Nadie vive su vida hasta apurarla, excepto los toreros."

lunedì 26 marzo 2012

Arte Zen VII: Cha-no-yu (cerīmonia del tě)

Oggi Midori ci invita a prendere parte alla cerimonia del tè con lei. Volete venire?

Hoy Midori nos invita a tomar parte a la ceremonia del té con ella. ¿Queréis venir?


domenica 25 marzo 2012

Sostiene Tabucchi


Addio Antonio.

Sostiene Pereira di averlo conosciuto in un giorno d'estate. Una magnifica giornata d'estate, soleggiata e ventilata, e Lisbona sfavillava. Pare che Pereira stesse in redazione, non sapeva che fare, il direttore era in ferie, lui si trovava nell'imbarazzo di mettere su la pagina culturale, perché il "Lisboa" aveva ormai una pagina culturale, e l'avevano affidata a lui. E lui, Pereira, rifletteva sulla morte. Quel bel giorno d'estate, con la brezza atlantica che accarezzava le cime degli alberi e il sole che splendeva, e con una città che scintillava, letteralmente scintillava sotto la sua finestra, e un azzurro, un azzurro mai visto, sostiene Pereira, di un nitore che quasi feriva gli occhi, lui si mise a pensare alla morte. Perché? Questo a Pereira non è possibile dirlo.


Sostiene Pereira que le conoció un día de verano. Una magnífica jornada veraniega, soleada y aireada, y Lisboa resplandecía. Parece que Pereira se hallaba en la redacción, sin saber qué hacer, el director estaba de vacaciones, él se encontraba en el aprieto de organizar la página cultural, porque el Lisboa contaba ya con una página cultural, y se la habían encomendado a él. Y él, Pereira, reflexionaba sobre la muerte. En aquel hermoso día de verano, con aquella brisa atlántica que acariciaba las copas de los árboles y un sol resplandeciente, y con una ciudad que refulgía, que literalmente refulgía bajo su ventana, y un azul, un azul nunca visto, sostiene Pereira, de una nitidez que casi hería los ojos, él se puso a pensar en la muerte. ¿Por qué? Eso, a Pereira, le resulta imposible decirlo.

Antonio Tabucchi, Sostiene Pereira

Non è un paese per giovani - No es país para jóvenes

Lectura deprimente pero necesaria, de El País: paro juvenil al 50%, trabajadores sobrecualificados, entrevistas de trabajo sólo por enchufe, el 55% de los menores de 34 que viven con sus padres, horarios de directivo con sueldo de pringado, muy lejos de los mil euros. Ni mileurista. Todo verdad, por desgracia. 

Lettura deprimente ma necessaria, da El País: disoccupazione giovanile al 50%, lavoratori sovraqualificati,  colloqui di lavoro solo con raccomandazione, il 55% dei minori di 34 che vive ancora con i genitori, orari da dirigente con stipendio da schiavo, molto lontani dai mille euro. Neanche "mileurista". Tutto vero, purtroppo.


29 historias, una historia: Fotogalería

sabato 24 marzo 2012

Hayao Miyazaki: Spirited Away (La città incantata - El viaje de Chihiro)

Partiamo tutti per il magico mondo del geniale Hayao Miyazaki. Orso d'oro a Berlino 2002 e Oscar en 2003. Meraviglioso.

Partamos todos hacia el mágico mundo del genial Hayao Miyazaki. Oso de oro en Berlín 2002 y Oscar en 2003. Maravilloso.




italiano

español

japanese (english subtitles)

giovedì 22 marzo 2012

La prima parola che ti viene in mente - La primera palabra que se te ocurre

Dedicato a tutti gli scrittori principianti che vogliono sfoggiare uno stile fiorito:
Dedicado a todos los escritores noveles que quieren presumir de un estilo florido:

Uno dei servizi peggiori che potete fare alla vostra scrittura è pompare il vocabolario, cercare paroloni perché magari vi vergognate un po' della semplicità del vostro parlare corrente. È come mettere il vestito da sera al cagnolino di casa. Il cane sarà imbarazzato e la persona che si è resa colpevole di questo atto di premeditata affettazione dovrebbe esserlo ancora di più. [...] La regola fondamentale del vocabolario è: usate la prima parola che vi viene in mente, se è appropriata e colorita. Se esitate e vi mettete a riflettere, vi verrà in mente un'altra parola, è ovvio, perché c'è sempre un'altra parola, ma probabilmente non sarà buona come la prima o altrettanto significativa.

Poner al vocabulario de tiros largos, buscando palabras complicadas por vergüenza de usar las normales, es de lo peor que se le puede hacer al estilo. Es como ponerle un vestido de noche a un animal doméstico. El animal pasa vergüenza, pero el culpable de la presunta monería debería pasar todavía más. [...] Recuerda que la primera regla del vocabulario es usar la primera palabra que se te haya ocurrido siempre y cuando sea adecuada y dé vida a la frase. Si tienes dudas y te pones a pensar, alguna otra palabra saldrá (eso seguro porque siempre hay otra), pero lo más probable es que sea peor que la primera, o menos ajustada a lo que querías decir.

Stpephen King - On Writing (it) / Mientras escribo (es)

mercoledì 21 marzo 2012

Haiku VI

Nella notte grigia e rosa
tambureggia il diluvio.
Regalo di primavera.

En la noche gris y rosa
repiquetea el diluvio.
Regalo de primavera.

martedì 20 marzo 2012

Vivere con 200 euro al mese

Ecco la storia di Devis Bonanni, un 27enne che ha deciso di vivere nella natura, coltivando e pedalando. Chiamato Pecoranera, è a pieno diritto un pensatore mancino. Complimenti!

«Come essere felici con 200 euro al mese»

«Cari detrattori... né furbo né evasore. Voi guardate il dito e non la luna»


lunedì 19 marzo 2012

Arte Zen VI: Kime-no-Kata (autobiografico)

Saluto il mio avversario. Lo scruto cercando un punto debole. Non ne vedo. Lo attacco a mani nude, con tanto e katana, in ginocchio e in piedi. Niente da fare. È troppo per me. Di fronte alla sua superiorità non mi resta che inchinarmi con rispetto e ringraziarlo.

Le foto sono un saggio della dimostrazione del Kime-no-Kata (difesa personale tradizionale) che abbiamo realizzato nell'ultimo allenamento di judo della Federación Madrileña. Al fondo un video di qualcuno che fa sul serio.

Saludo mi adversario. Lo observo buscando un punto débil. No veo ninguno. Lo ataco a mano limpia, con tanto y katana, de rodillas y de pie. Nada que hacer. Es demasiado para mí. Frente a su superioridad sólo me queda inclinarme con respeto y darle las gracias.

Las fotos son una muestra de la demostración del Kime-no-Kata (defensa personal tradicional) que realizamos en el último entrenamiento de judo de la Federación Madrileña. Al final un video de alguien que va en serio.













domenica 18 marzo 2012

Al mio segnale, scatenate l'inferno - A mi señal, ira y fuego

At my signal, unleash hell
Al mio segnale, scatenate l'inferno
A mi señal, ira y fuego
Maximus Decimus Meridius, Gladiator

Quando una frase vale una storia. Storica. Aquí en versión trilingue (con trailer alla fine). Mi è venuta voglia di una bella battaglia.

Cuando una frase vale una historia (a pesar de la mala traducción). Histórica. Aquí en versión trilingue (con trailer al final). Me han entrado ganas de una buena batalla. 

italiano
english
español (desde 0:40)
trailer

venerdì 16 marzo 2012

Collasso - Colapso

Isola di Pasqua
Oggi la gran parte di noi occidentali può permettersi di condurre un'esistenza piena di sprechi. Ma in questo modo dimentichiamo che le nostre condizioni sono soggette a fluttuazioni e che potremmo non essere in grado di anticipare quando il vento cambierà. A quel punto saremo ormai troppo abituati a uno stile di vita dispendioso, per cui le uniche vie d'uscita potranno essere una drastica riduzione del nostro tenore di vita o la bancarotta.

Oggi il mondo non si trova più ad affrontare il rischio di un tracollo circoscritto, come quello dell'isola di Pasqua o dei maya, che si spensero senza che il resto del mondo lo venisse a sapere. Le società odierne sono così interconnesse che il rischio in cui incorriamo è quello di un crollo globale.
Jared Diamond, Collasso

Qual è la causa del collasso di una civiltà? Perché alcune sopravvivono e altre, come l'isola di Pasqua, i maya o i vikinghi della Groenlandia, spariscono? La società del mondo globale rischia di estinguersi? Troverete le risposte a questo e molto altro in Collasso. Come le società scelgono di morire o vivere di Jared Diamond (biologo, fisiologo e divulgatore, famoso per il geniale Armi, acciaio e malattie). Una lettura piacevole e illuminante. Consigliatissimo, vi aprirà gli occhi.


Hoy en día la mayor parte de los occidentales podemos permitirnos llevar una existencia llena de derroche. Pero en este modo olvidamos que nuestras condiciones están supeditadas a fluctuaciones y que podríamos no ser capaces de anticipar cuando el viento cambie. En ese punto ya estaremos demasiado acostumbrados a un estilo de vida costoso, por lo que las únicas salidas podrán ser una drástica reducción de nuestro tren de vida o la bancarrota.

Hoy el mundo ya no se enfrenta a un riesgo de derrumbamiento local, como el de la isla de Pascua o de los maya, que se apagaron sin que el resto del mundo llegara a saberlo. Las sociedades hodiernas están tan interconectadas que el riesgo que corremos es de un derrumbamiento global.
Jared Diamond, Collapso

¿Cuál es la causa del colapso de una civilización? ¿Por qué algunas sobreviven y otras, como la isla de Pascua, los maya o los vikingos de Groenlandia, desaparecen? ¿La sociedad del mundo global corre el peligro de extinguirse? Encontraréis respuestas a esto y mucho más en Colapso. Por qué unas sociedades perduran y otras desaparecen de Jared Diamond (biólogo, fisiólogo y divulgador, famoso por el genial Armas, gérmenes y acero). Una lectura agradable e instructiva. Muy recomendable, os abrirá los ojos.

giovedì 15 marzo 2012

15-03-44 a.C.: Le idi di marzo - Los idus de marzo

Tu quoque, Brute, fili mi

Quanto vivono le parole? Alcune frasi sono immortali. Come questa, che compie oggi 2055 anni. Certo pesa che l'abbia detta Giulio Cesare in punto di morte. Altri tempi, altra tempra di uomini, non i politichetti di oggi come nel film Le idi di marzo. La prossima volta che vi pugnaleranno alle spalle, giocatevi la citazione: almeno morirete con stile.

¿Cuánto viven las palabras? Algunas frases son immortales. Como esta, que cumple hoy 2055 años. Claramente pesa que la dijera Julio César en punto de muerte. Otros tiempos, otro temple de hombres, no los politiquitos de hoy como en la pelicula Los idus de marzo. La próxima vez que os apuñalen por la espalda, lanzad la cita: por lo menos moriréis con estilo.

mercoledì 14 marzo 2012

A che servono i mancini? - ¿Para qué sirven los zurdos?


La maggior parte dell'umanità è destra, in ogni cultura. Solo il 10% circa è mancino (o ambidestro). Pare che avere un lato dominante sia collegato allo sviluppo del linguaggio e all'uso delle mani per attività di precisione. Per qualche oscuro motivo, l'evoluzione della specie ha preferito il lato destro, e l'emisfero sinistro del cervello per il linguaggio. 

Se essere mancino è minoritario, significa che è svantaggioso; per selezione naturale, il tratto minoritario dovrebbe scomparire. Allora perché in tutte le società umane si trova sempre la presenza dei mancini? Perché il mancinismo non si è estinto?

A quanto sembra la spiegazione è legata al vantaggio comparativo di essere "diverso dagli altri", in prima istanza in uno scontro fisico uno a uno. Si è scoperto che più morti violente ci sono, più è alto il numero di mancini. In questo caso, essere mancino è un vantaggio: contro un destro aumentano le probabilità di successo - o di sopravvivenza. Succede anche negli sport: a livello mondiale, 7 dei migliori 16 schermidori e 5 dei migliori 25 tennisti sono mancini, per non parlare di boxe, calcio ecc.

La prossima volta che incontrate un mancino, fate attenzione: potremmo spiazzarvi.


La mayor parte de la humanidad es diestra, en todas las culturas. Sólo alrededor del 10% es zurdo (o ambidiestro). Parece que tener un lado dominante esté ligado al desarrollo del lenguaje y al uso de las manos para tareas de precisión. Por algún oscuro motivo, la evolución de la especie ha preferido el lado derecho, y el hemisferio izquierdo del cerebro para el lenguaje.

Si ser zurdo es minoritario, significa que es una desventaja; por selección natural, el rasgo minoritario debería desaparecer. ¿Entonces por qué en todas las sociedades humanas se encuentra siempre la presencia de los zurdos? ¿Por qué la zurdera no se ha extinguido?

Por lo que parece la explicación tiene relación con la ventaja comparativa de ser "diferente de los demás", en primera instancia en un enfrentamiento físico uno contra uno. Se ha encontrado que cuantas más muertes violentas hay, más alto es el número de zurdos. En este caso, ser zurdo es una ventaja: contra un diestro aumentan las probabilidades de éxito - o de supervivencia. Sucede también en los deportes: a nivel mundial, 7 de los mejores 16 esgrimidores y 5 de los mejores 25 tenistas son zurdos, por no decir de boxeo, fútbol, etc.

La próxima vez que encontréis un zurdo, cuidado: os podríamos sorprender.

martedì 13 marzo 2012

Il Leonardo perduto - El Leonardo perdido

La pittura è una poesia muta, la poesia è una pittura cieca.
La pintura es una poesía muda, la poesía una pintura ciega.
Leonardo Da Vinci

La battaglia di Anghiani - copia di Rubens

E quale pittura più cieca e muta di un affresco perduto e sepolto per più di cinquecento anni? Forse la scienza ha ritrovato La battaglia di Anghiari nel cuore di Palazzo Vecchio a Firenze, sotto gli occhi di tutti da sempre. Il National Geographic ce la presenta. Altro che il Codice da Vinci.

¿Y qué pintura más ciega y muda que un fresco perdido y sepultado durante más de quinientos años? A lo mejor la ciencia ha encontrado La batalla de Anghiari en el corazón de Palazzo Vecchio en Florencia, a la vista de todos desde siempre. El National Geographic nos la presenta. Ni el Código da Vinci.


lunedì 12 marzo 2012

Arte Zen V: massaggio/masaje Shiatsu

Passiamo all'azione con questi video di massaggio shiatsu con cui possiamo fare pratica, con poca teoria e molto entusiasmo, o magari andare al centro shiatsu più vicino. Rilassamento assicurato.
 
Pasemos a la acción con estos vídeos de masaje shiatsu con los que practicar, con poca teoría y mucho entusiasmo, o más bien ir al centro shiatsu más cercano. Relajación asegurada.



domenica 11 marzo 2012

Madrid 11-03-2004

Hoy es un día nefasto en el calendario. Hace un año tembló Japón,  hace 8 estallaba Madrid. Los que estábamos aquí aún recordamos donde y cuando nos enteramos, a quien llamamos, que hicimos aquella mañana. No hace falta más. Para no olvidar.

Oggi è un giorno nefasto nel calendario. Un anno fa il terremoto in Giappone, otto anni fa le bombe a Madrid. Noi che eravamo qui ricordiamo ancora quando e dove l'abbiamo saputo, chi abbiamo chiamato e cosa abbiamo fatto quella mattina. Non occorre altro. Per non dimenticare.

Fukushima 11-03-2011


Maneki-neko, gatto portafortuna
È successo un anno fa. Ma il Giappone, come sempre, si è risollevato, come testimonia un reportage del Corriere con splendide fotografie della vita che continua, in corsa frenetica prima della prossima scossa, magari definitiva. Altre foto le trovate qui e un confronto prima e dopo, qui. Il tutto mentre Ridley e Tony Scott promuovono Japan in a Day, un documentario girato dalla gente e che sarà visibile su Youtube per raccontare la vita nella giornata di oggi, a un anno esatto dal grande terremoto (trailer più sotto). Per non dimenticare che l'unica costante nella vita è l'impermanenza.

Pasó hace un año. Pero Japón, como siempre, se ha vuelto a levantar, como atestigua un reportaje del Corriere della Sera con magníficas fotografías de la vida que sigue adelante, frenética, antes de la próxima sacudida, a lo mejor definitiva. Otras fotos las encontráis aquí y una comparación antes y después, aquí. Todo esto mientras Ridley y Tony Scott promueven Japan in a Day, un documental rodado por la gente y que será visible en Youtube para contar la vida en el día de hoy, a un año exacto del gran terremoto (trailer más abajo). Para no olvidar que la única constante en la vida es la impermanencia.



sabato 10 marzo 2012

Il potere delle parole - El poder de las palabras


Se è così, sono un tossico - Si es así, estoy adicto.

Words are, of course, the most powerful drug used by mankind.
Le parole sono, naturalmente, la più potente droga usata dall'uomo.
Las palabras son, desde luego, la más potente droga usada por el hombre.
Rudyard  Kipling

Pi - The Movie

Un'ossessione sconfinata, un male devastante, un'obiettivo impossibile, nemici ovunque e nessuno di cui fidarsi. Sono gli ingredienti di Pi (in italiano Pi - il teorema del delirio) di Darren Aronofsky (1998), un thriller indipendente geniale, frenetico e delirante. Una rivelazione.

Una obsesión sin límites, un mal devastador, un objetivo imposible, enemigos por todas partes y nadie en quien confiar. Son los ingredientes de Pi (en español Pi - fe en el caos) de Darren Aronofsky (1998), un thriller independiente genial, frenético y delirante. Una revelación.



giovedì 8 marzo 2012

E sono già 3 mesi - Y ya son tres meses

Il giorno che il blog compie tres mesi è bene ammazzare subito l'orgoglio con un memento mori di Katsushika Hokusai:

"Dall' età di sei anni avevo la mania di disegnare la forma degli oggetti. Verso i cinquant' anni avevo fatto un' infinità di disegni, ma tutto quello che feci prima del mio settantesimo compleanno non merita di essere considerato. A settantatré anni capii in modo approssimato la vera struttura degli animali, delle piante, degli alberi, degli uccelli, dei pesci e degli insetti. Così a ottant' anni potrò fare altri progressi. A novanta penetrerò il mistero delle cose; a cento avrò di sicuro raggiunto un stadio meraviglioso; e quando ne avrò centodieci, qualsiasi cosa faccia, anche solo un punto o una linea, sarà viva."

El día que el blog cumple tres meses es bueno matar ya el orgullo con un recordatorio de Katsushika Hokusai:

“Desde los seis años tuve la manía de dibujar la forma de las cosas. A los cincuenta había producido gran número de dibujos, pero antes de los setenta no hice nada que mereciera la pena. A los setenta y tres creo haber adquirido algún conocimiento de la estructura verdadera de los seres naturales, animales, plantas, árboles, pájaros, peces e insectos. Creo que cuando cumpla los ochenta habré progresado notablemente. A los noventa alcanzaré el misterio de las cosas; a los cien haré una obra asombrosa, y a los ciento diez cuanto dibuje, aunque sólo sea una línea, poseerá el soplo de la vida”.


Quentin Tarantino from below


Un tributo a Tarantino che spopola in rete, con le sue migliori inquadrature dal basso. Guardatelo come volete, è un fenomeno.

Un tributo a Tarantino que arrasa en internet, con sus mejores tomas desde abajo. Miradlo como queráis, es un crack.


mercoledì 7 marzo 2012

La virgola di Oscar Wilde - La coma de Oscar Wilde

Com'è dura dire basta - Como es duro decir basta


I was working on the proof of one of my poems all the morning, and took out a comma. In the afternoon I put it back again
Oscar Wilde

Ho lavorato tutta la mattina alla bozza di uno dei miei poemi, e ho tolto una virgola. Al pomeriggio l'ho rimessa.

Me pasé toda la mañana corrigiendo las pruebas de uno de mis poemas, y quité una coma. Por la tarde, volví a ponerla.

Haiku V

Nel grigio deserto urbano
un'oasi di splendore rosa.
Mandorli in fiore.


En el gris desierto urbano
un oasis de esplendor rosa.
Almendros en flor.

martedì 6 marzo 2012

Diálogo politeísta: Umberto Eco - Javier Marías

Dos de los más influyentes intelectuales de hoy hablan sobre literatura, el ciberespacio, la libertad de expresión y la ruptura de cánones tradicionales. Del presente y el riesgo de sus consecuencias.

artículo completo:

Eco: "Internet es la vuelta de Gutenberg. Es una civilización alfabética, y el que no lea y escriba rápidamente se queda fuera"

Marías: "Parte de la población tiene nostalgia de esa antigua idea de Dios, de ser observado. Por eso van a la tele e Internet"

14 ricette per il successo

Giornalisti, cuochi o scrittori, queste vanno bene per tutti...

14 ricette per il giornalismo 
di Beppe Severgnini 

Con notevole stupore, e altrettanto piacere, noto che molti giovani italiani sognano di diventare giornalisti. I master di giornalismo - oggi la strada maestra verso il mestiere – sono pieni di ragazze e ragazzi determinati e preparati (più di noi trent’anni fa), che si dimostrano lungimiranti. Non guardano infatti al momento difficile dell’industria, ma alle opportunità e ai nuovi strumenti del mestiere, cui internet ha regalato una terza giovinezza (la prima arrivò col giornale a stampa, la seconda con la televisione). 

I futuri colleghi, spesso, chiedono suggerimenti. Ho già offerto, in passato, incoscienti decaloghi; oggi ci riprovo, e allungo. Non stupitevi: chi invecchia ama dare buoni consigli per consolarsi di non poter più dare cattivi esempi (de la Rochefoucauld, ripreso da De Andrè). Alcuni di noi, bisogna dire, riescono ad abbinare le cose: forniscono, insieme, consigli inutili ed esempi discutibili. 

1. Impegnatevi a fondo. Non perdetevi in chiacchiere e non mostrate indecisione. Se un giorno volete diventare giornalisti dovete esserne certi. 

2. Imparate l’inglese! Non lo ripeterò mai abbastanza. Nell’industria in cui state per entrare buona parte della forza-lavoro parla inglese. 

3. Non rubate. Anzi, non fate nulla che vi farebbe fare brutta figura alla macchina della verità. 

4. Siate sempre puntuali. 

5. Non accampate scuse, non incolpate gli altri. 

6. Non datevi mai per malati. A meno che non vi amputino un arto, abbiate un’emorragia arteriosa, ferite al petto invalidanti o muoia un parente prossimo. 

7. Pigrizia, sciatteria e lentezza sono cattive qualità. Intraprendenza, ingegnosità e iperattività sono buone qualità. 

8. Siate preparati ad assistere a ingiustizie e follie umane di ogni sorta. Senza che vi mandino in tilt o vi avvelenino l’umore. Dovrete semplicemente sopportare le contraddizioni e le iniquità di questa vita. 

9. Aspettatevi sempre il peggio. Da tutti. Ciononostante, non permettete che questa prospettiva negativa influenzi il vostro rendimento. Buttatevi tutte alle spalle. Ridete di ciò che vedete e sospettate. 

10. Cercate di non mentire. 

11. Evitate i giornali e i programmi che portano il nome del proprietario scritto sopra la testata. Quelli che mandano cattivo odore. E quelli dal nome buffo o patetico; stonerà sul vostro curriculum. 

12. Pensate al curriculum! Che effetto farà su chi sta vagliando una pila di email il fatto che non abbiate mai lavorato nello stesso posto per più di sei mesi? 

13. Leggete! Leggete giornali, libri sul giornalismo e riviste. Sono utili per tenersi aggiornati sulle tendenze dell’industria e per rubare idee. 

14. Prendete le cose con umorismo. Ne avrete bisogno. 

P.S. Questi consigli vengono da “Kitchen Confidential” di Anthony Bourdain (Feltrinelli). Ho semplicemente sostituito “chef” con giornalista, “cucina” con giornalismo, “ristoranti” con giornali e “lingua spagnola” con lingua inglese. Le ricette del successo professionale sono le stesse dovunque, ragazzi. 

(dal Corriere della Sera, 23/02/2012) 
Beppe Severgnini

lunedì 5 marzo 2012

Arte Zen IV: Origami / tsuru - la gru - la grulla

(español más abajo)
L'origami è un'arte antica, semplice e popolare. La gru (tsuru) è un simbolo tradizionale di felicità e prosperità. La combinazione è un eccelente modo per cominciare. Sotto trovate le istruzioni e al fondo un video illustrativo. Un'altra volta vi racconterò la triste storia di Sadako Sasaki, magari in occasione del 6 agosto, quando potremo fare una gru di carta in sua memoria. (maggiori dettagli qui)


El origami (papiroflexia) es un arte antiguo, sencillo y popular. La grulla (tsuru) es un símbolo tradicional de felicidad y prosperidad. La combinación es un excelente manera de empezar. Abajo encontráis las instrucciones y al final un video explicativo. Otra vez os contaré la triste historia de Sadako Sasaki, a lo mejor en ocasión del 6 de agosto, cuando podremos hacer una grulla de papel en su memoria. (mayores detalles aquí)




sabato 3 marzo 2012

La nostra colonna sonora

Non avrei saputo dirlo meglio. Bravo Gramellini (apparso su La Stampa)


La magia della grande musica si scopre quando i grandi cantanti se ne vanno. Ieri milioni di italiani hanno ripercorso in un attimo la propria vita con la colonna sonora di Lucio Dalla, così come avevano fatto alla morte dell’altro Lucio nazionale. Caro amico ti scrivo che nel centro di Bologna non si perde neanche un bambino e se è una femmina si chiamerà Futura...

Ci sono cascato anch’io ed è stato facile, oltre che bellissimo. Il mio Dalla non è quello che avrei conosciuto di persona in anni recenti, e con il quale ho presentato libri, riso, scherzato, persino polemizzato. Il mio Dalla è la notte prima degli esami. Estate 1979, vigilia della maturità, Dalla e De Gregori in concerto con «Banana Republic» allo stadio Comunale di Torino, davanti a casa mia. Durante il giorno coi miei compagni avevamo studiato in cucinino, dove per un curioso gioco di rimbombi si potevano sentire le prove dei musicisti: sembrava che il sax di Dalla fosse in cortile. Ho il ricordo nettissimo di noi che interrompiamo una poesia del Leopardi per affacciarci al balcone e lasciarci trasportare da un suo assolo di jazz. La sera i compagni telefonarono alle mamme per dire che si sarebbero fermati da me a ripassare. Invece andammo allo stadio, confusi fra altri settantamila, ma col cuore che ballava di paura per il giudizio imminente e dei biglietti particolarmente meschini.

Eravamo nel settore più lontano dal palco e ancora non esistevano i maxischermi: De Gregori era un puntino, Dalla la metà di un puntino. Ma appena abbracciava il sax e ci soffiava dentro si trasformava in un gigante.

E poi, e soprattutto, c’erano le sue canzoni sparate nella notte: «Com’è profondo il mare», «Piazza grande», «Stella di mare» («Tuuuu come me», e quell’uuu gli usciva dalla cassa toracica come un’orchestra di cento elementi), «L’anno che verrà». Le sapevo tutte a memoria, a differenza delle poesie del Leopardi. Quando partì «Cosa sarà» («che ci fa morire a vent’anni anche se vivi fino a cento») guardai il cielo sopra lo stadio e giurai alle stelle che non sarei mai stato un ventenne morto, anzi, avrei fatto di tutto per diventare un centenario vivo. Quella frase cantata a squarciagola alla vigilia dell’esame di maturità segnò a tal punto la mia formazione che il giorno in cui, da adulto, conobbi De Gregori gli dissi che era la più bella che avesse mai scritto. De Gregori concordò sulla bellezza della canzone e aggiunse con un sorriso che purtroppo non era sua, ma di Ron e Lucio: lui l’aveva solo cantata. È stato uno dei momenti più imbarazzanti della mia vita e anche questo lo devo a Dalla.

Chi non lo ha già fatto ieri, può provarci adesso con me. Raccontarsi la vita in un minuto, attraverso le sue canzoni. «4 marzo 1943» (era l’unico cantante di cui tutti sapevamo la data di nascita) e mi rivedo bambino triste e solo davanti alla tv in bianco e nero che trasmette il festival di Sanremo. «Disperato erotico stomp» accompagnò i primi viaggi individuali al centro del sesso, con quella mano che «partiva» e non si sapeva mai bene dove ci avrebbe portato. «Anna e Marco», uno dei lenti-cardine dell’adolescenza, l’importante era tenersi stretti alla ragazza fino a quando Dalla diceva «Anna avrebbe voluto morire, Marco voleva andarsene lontano»: a quel punto si poteva tentare l’affondo. «Balla balla ballerino» e ogni volta che la cantavo mi veniva da piangere, persino adesso, chissà perché. «Futura» vantava un posto d’onore nella Definitiva, la C90 verde in cui avevo condensato le canzoni da infilare nell’autoradio, quando a bordo saliva una certa persona. E ancora un vecchio album, «Il giorno aveva cinque teste», difficile e bellissimo, da ascoltare nei momenti duri, quelli che servono a crescere. «Caruso» è un bagno di notte, un bacio sotto la luna, uno spaghetto divorato sul mare. Chiuderei con «Attenti al lupo», che a trent’anni mi salvò da un principio di depressione: non ho più trovato una canzone capace di trasmettermi tanta incomprensibile allegria.

Pensavo che questo genere di ricordi non potesse estendersi ai più giovani. Poi verso sera mi è arrivata la mail di una ragazza, si chiama Francesca. «Sto piangendo come una fontana per Lucio Dalla. Mi sento come se fosse morto un vecchio amico. Lui sicuramente non sapeva chi fossi. È ovvio. Credo che questo genere di rapporti emotivi a distanza siderale si possa creare solo con i musicisti. Che tu sia triste, felice, stanca, sola, in compagnia, quando loro cantano hai l’impressione che vogliano tirarti su il morale, partecipare alla tua gioia, cullarti prima che tu dorma, farti compagnia. Ti sembra che parlino proprio con te. Magari esagero, ma per me è stato così. Mi mancherà molto». Anche a me.

giovedì 1 marzo 2012

L'anno che verrà

Caro amico ti scrivo, così mi distraggo un po'...

Io lo ricordò così. Grazie Lucio!