mercoledì 25 dicembre 2013

Auguri - Felicidades

Non ti auguro soldi a palate. Non ti auguro promozioni o grandi affari. Non ti auguro conquiste né gran lusso. Non ti auguro nuove sfide personali. Non ti auguro nemmeno buona salute. E non ti auguro amore o affetto. E neppure la serenità.
Questo è il mio migliore agurio: non aspettarti nulla, così ti godrai tutto, fino all'ultima goccia. Auguri!

No te deseo montones de dinero. No te deseo ascensos o grandes negocios. No te deseo conquistas ni gran lujo. No te deseo nuevos retos personales. Tampoco te deseo buena salud. Y no te deseo amor o afectos. Menos aún serenidad. 
Este es mi mejor deseo para tí: no esperes nada, así disfrutarás todo, hasta la última gota. ¡Felicidades!


giovedì 19 dicembre 2013

Indovina l'incipit - Adivina la novela LVIII

Che scena d'apertura! Quasi quasi me lo leggo tutto subito
¡Vaya escena de apertura! Casi casi me lo leo todo ahora mismo.

Era terribile. Mi avvicinavo a poco a poco a quella bara aperta senza vedere chi ci fosse dentro. Era un feretro imponente, di legno lucido e sontuoso. Enormi ceri e svariate corone di fiori circondavano da ogni lato il defunto. Ma più mi avvicinavo, più il mio passo si faceva sicuro, e meno intenso il timore. Quando arrivavo ai piedi del catafalco scoprivo, guardando dentro, la salma di un vecchio, in un impeccabile abito nero, con una fascia tricolore e il petto coperto di medaglie e onorificenze. Non lo avevo mai visto, non sapevo chi fosse, ma era di certo una persona importante. A quel punto, con decisione, infilavo la mano nella borsetta e tiravo fuori un lungo coltello. E di colpo, come se a guidare il mio braccio fosse un odio che prorompeva impetuoso dentro di me come un torrente, cominciavo a pugnalarlo, e a pugnalarlo, senza fermarmi. I colpi erano forti, decisi, e sarebbero stati tutti cruenti su un uomo vivo, ma da quel corpo non usciva nient’altro che segatura e vecchie carte. Questo mi faceva infuriare ancora di più, spingendomi a un parossismo di pugni e coltellate, perché non potevo accettare che tutto si riducesse a un cumulo di cose morte sopra altra morte.

Fue terrible. Yo iba acercándome poco a poco al ataúd abierto, pero no veía quién estaba dentro. Era un féretro imponente, de madera brillante y lujosa. Alrededor se habían colocado cirios enormes y varias coronas de flores yacían a los pies del difunto. Cuanto más cerca me encontraba, más firme era mi paso y menos atenazada por el miedo me sentía. Al llegar junto a la capilla ardiente, miraba en el interior y descubría a un hombre viejo, con un impecable traje negro, una banda tricolor alrededor del cuerpo y la pechera de la americana cubierta de condecoraciones. Nunca lo había visto antes, no sabía quién era, aunque sin duda se trataba de alguien importante. Entonces, con resolución, echaba mano de mi bolso y sacaba de él un gran cuchillo. De modo impetuoso, llevada mi mano por un odio que manaba de mí como un torrente, empezaba a apuñalarlo una y otra vez en el pecho. Los golpes eran fuertes, decididos, mortales si hubiera estado vivo, pero del cadáver sólo salían serrín y papeles viejos. Eso me enfurecía, llevándome a un éxtasis de golpes y cuchilladas, como si no aceptara que aquello únicamente era muerte sobre más muerte.


mercoledì 18 dicembre 2013

Lampedusa: Benvenuti in Italia - Bienvenidos a Italia


A questo siamo arrivati. Il video è aggihacciante (link sotto) e non ha bisogno di commenti. Non voglio discutere né di cause né di responsabilità, mi domando solo: come è possibile che il mio Paese sia diventato così? 

A esto hemos llegado. El video es escalofriante (enlace abajo) y no necesita comentarios. No quiero hablar ni de causas ni de responsabilidades, sólo me pregunto: ¿Cómo es posible que mi País se volviese así?




venerdì 13 dicembre 2013

Indovina l'incipit - Adivina la novela LVII

Classico contemporaneo, grandi dialoghi, uno dei miei preferiti.
Clásico contemporáneo, excelentes diálogos, uno de mis preferidos (pero paginados fatal en español, se han cargado el rasgo más distintivo del autor).

Stavo per superare Salvatore quando ho sentito mia sorella che urlava. Mi sono girato e l'ho vista sparire inghiottita dal grano che copriva la collina.
Non dovevo portarmela dietro, mamma me l'avrebbe fatta pagare cara.
Mi sono fermato. Ero sudato. Ho preso fiato e l'ho chiamata. – Maria? Maria?
Mi ha risposto una vocina sofferente. – Michele!
– Ti sei fatta male?
– Sì, vieni.
– Dove ti sei fatta male?
– Alla gamba.
Faceva finta, era stanca. Vado avanti, mi sono detto. E se si era fatta male davvero?

Iba a adelantar a Salvatore cuando oí gritar a mi hermana. Me volví y la vi desaparecer hundida en el trigo que cubría la colina.
No debía llevarla conmigo, mi madre se enfadaría.
Me detuve. Estaba sudando. Tomé aliento y la llamé:
—¡Maria! ¡Maria!
Me contestó una voz lastimera:
—¡Michele!
—¿Te has hecho daño?
—Sí, ven.
—¿Dónde te has hecho daño?
—En la pierna.



giovedì 12 dicembre 2013

Hemingway Zen

[da/de PuntoZen]



Per chi si sente come un criceto in gabbia, in perenne corsa sulla ruota.
Para quien se siente como un hampster en una jaula, corriendo constantemente en la rueda.
Mai confondere il movimento con l'azione.
Nunca hay que confundir movimiento con acción.Never confuse movement with action.
Ernest Hemingway

È strano citare il mio guru letterario per il mio spazio Zen, ma la massima è calzante. Da meditare.
Es raro citar mi guru literario para mi espacio Zen, pero el aforismo es apropiado. Para meditarlo.

mercoledì 11 dicembre 2013

Il nuovo hobby: inventare lingue / El nuevo hobby: inventar idiomas


Ambientare una storia in un mondo fantastico è un'impresa: bisogna creare tutto, ogni dettaglio, e renderlo credibile. Ma il tocco da maestro è immaginare una lingua che non esiste, darle vita, inventare una pronuncia, un lessico e una grammatica e metterla in bocca ai personaggi: allora sì il mondo fantastico diventerà reale, più vero del vero.
Ci hanno provato in tanti, ma pochi ci sono riusciti: il maestro resta Tolkien, con le lingue elfiche del Signore degli Anelli, dal Sindarin al Quenya; ma non se la sono cavata male George Orwell con il Newspeak di 1984 o George R.R. Martin con il Dothraki e l'Alto valyriano di Trono di Spade, portati sullo schermo con successo grazie al linguista David J. Peterson, senza dimenticare il Klingon di Star Trek o il Na'vi di Avatar.
Certo nessuno supera L. L. Zamenhof con il suo Esperanto, parlato nel mondo da più di un milione e mezzo di persone!
Volete stupire gli amici? Ecco un breve assaggio del suono di queste lingue. Se fate un giro su google, troverete corsi on-line, dizionari e tanto altro, per stupire gli amici. La nuova frontiera del passatempo creativo.


Una historia ambientada en un mundo de fantasía es una hazaña: tienes que crearlo todo, cada detalle, y hacerlo creíble. Pero el toque del maestro consiste en imaginar un idioma que no existe, darle vida, inventar pronunciación, vocabulario y gramática y que lo hablen los personajes, entonces sí el mundo de fantasía se hará realidad, más verdadero que lo verdadero.
Lo intentaron muchos, pero pocos lo consiguieron: Tolkien sigue siendo el maestro, con las lenguas élficas del Señor de los Anillos, el Quenya y el Sindarin; pero no le fue muy mal a George Orwell con la Neolengua de 1984 o a George R.R. Martin con el Dothraki y el Alto Valyrio de Juego de Tronos, llevados a la gran pantalla con éxito gracias al lingüista David J. Peterson, por no hablar del Klingon de Star Trek Klingon o el Na'vi de Avatar .
Ciertamente nadie supera a L. L. Zamenhof con su Esperanto, hablado en el mundo ¡por más de un millión y medio de personas!
¿Quieres impresionar a tus amigos? He aquí una muestra rápida del sonido de estos idiomas. Si das una vuelta por google, encontrarás cursos en línea, diccionarios y mucho más, para sorprender a tus amigos. La nueva frontera del pasatiempo creativo.


High Valyrian

Dothraki

Quenya & Sindarin

Esperanto

giovedì 5 dicembre 2013

Incostituzionale - Inconstitucional


Volevo parlare d'altro, ma non posso. Ora è uffciale: l'Italia non è una democrazia. Ci governano dei parlamentari eletti con legge incostituzionale (per 3 volte, dal 2005), quindi illegittimi; il Governo e il Presidente della Repubblica, votati da questi parlamentari, sono a loro volta illegittimi. La barca è senza timoniere. Basta infatti applicare la logica:
Democrazia rappresentativa: forma di governo nella quale gli aventi diritto al voto eleggono dei rappresentanti per essere governati (in contrapposizione alla democrazia diretta).

Legge elettorale: l’insieme delle regole che si adottano in una democrazia rappresentativa per trasformare le preferenze espresse degli elettori durante le elezioni in voti e i voti in seggi da assegnare all'interno del Parlamento o più in generale di un'assemblea legislativa. 
Incostituzionalità: [...] Nel caso in cui la Corte dichiari l'atto incostituzionale, la sentenza ha efficacia costitutiva e retroagisce fino al momento della entrata in vigore dell'atto
[fonte: Wikipedia] 

Parole vuote. Come è possibile che 60 milioni di anime non siano in grado di autogovernarsi? Ci vuole davvero il tallone oppressore dello straniero per farci rigare dritto? Una cosa però mi è chiara: adesso si balla.


Quería hablar de otra cosa, pero no puedo. Ahora es oficial: Italia no es una democracia. Nos gobiernan  unos parlamentarios elegidos con ley inconstitucional (por 3 veces, desde 2005), entonces ilegítimos; el Gobierno y el Presidente de la República, votados por estos parlamentarios, son a su vez ilegítimos. El barco no tiene piloto. Democracia, Ley electoral, Inconstitucionalidad... palabras vacias ¿Cómo es posible que 60 millones de almas no sean capaces de autogobernarse? ¿Hace falta de verdad la opresión de una fuerza extranjera para que nos portemos bien? Una cosa tengo clara: ahora empieza el baile

mercoledì 4 dicembre 2013

Test PISA: italiani in rimonta, spagnoli al palo / Italianos al alza, españoles estancados


Che i miei due paesi dell'anima non brillino per risultati scolastici, è risaputo. Ma il nuovo rapporto dell'OCSE, che confronta i risultati dei giovani dei paesi sviluppati ed emergenti, è sorprendente. I migliori sono i paesi dell'orbita cinese: Shanghai, Macao, Taiwan, Hong Kong; se aggiungiamo anche Corea del Sud, Singapore e Giappone, il domino asiatico è totale. Tra gli europei, solo la Finlandia resta a un livello paragonabile.
E noi? L'Italia è migliorata, soprattutto in matematica, mentre la Spagna resta sui valori degli anni 2000. Entrambe sono al di sotto della media, ma non in modo drammatico. Forse è più drammatica la differenza tra nord e sud, tra ricchi e poveri, tra autoctoni e immigrati.
È chiaro che noi mediterranei soffriamo di un ritardo congenito: il sole. I nostri giovani si godono la vita - come gli adulti del resto - e non hanno il pungolo per spremersi sui libri, manca la neve per sei mesi o una cultura confuciana con esami ogni due anni, lezioni alle 7 del mattino e compiti fino alle 10 di sera. Ma molto si può fare: le nostre scuole crollano, l'insegnante non viene rispettato e il lassismo imperversa ovunque, dalle famiglie ai presidi. Basterebbe un po' di cultura dell'impegno e del lavoro ben fatto, e meno successo legato all'immagine - vero, televisione? 
Allora rimbocchiamoci le maniche, come genitori ed educatori ci resta molto da fare. Al lavoro!

Que mis dos países del alma no brillen en resultados escolares, es bien sabido. Pero el nuevo informe de la OCDE, que compara los resultados de los jóvenes de países desarrollados y emergentes, es sorprendente. Los mejores son los países de influencia china: Shanghai, Macao, Taiwan, Hong Kong; si añadimos Corea del Sur, Singapur y Japón, el dominio asiático es total. Entre los europeos, sólo la Finlandia queda a un nivel comparable.
¿Y nosotros? Italia ha mejorado, sobre todo en matemáticas, mientra España sigue en los valores de los años 2000. Ambas están por debajo de la media, pero no de manera dramática. Quizás sea dramática la diferencia entre norte y sur, entre ricos y pobres, entre nacionales e inmigrantes.
Está claro que los mediterráneos padecemos un retraso congénito: el sol. Nuestros jóvenes disfrutan de la vida - como los mayores por otra parte - y no tienen el aliciente para darlo todo en los estudios, falta la nieve durante seis meses o una cultura confuciana con exámenes cada dos años, clases a las 7 de la mañana y deberes hasta las 10 de la noche.
Pero mucho se puede hacer: nuestros colegios se derrumban, no se respeta al profesor y el laxismo arrecia, de las familias hasta los directores. Bastaría un poco de cultura del esfuerzo y del trabajo bien hecho, y menos éxito ligado al imagen - ¿verdad, televisión?
Entonces manos a la obra, como padres y educadores nos queda mucho por hacer. ¡A trabajar!


martedì 3 dicembre 2013

Autoritratto con LSD - Autorretrato con LSD

Che cos'è la realtà? Quanto sono reali le nostre percezioni? Quanto di ciò che crediamo reale è creato dalla nostra mente, quindi alterabile? Basta guardare l'impressionante serie di autoritratti di questa donna, realizzati dopo aver preso dell'LSD, per capire che è tutto un'illusione, un'impressione soggettiva: la realtà celata dal velo di Maya della tradizione Induista-Buddhista.
È anche per questo che è così facile immergersi in una storia di fantasia e credere che sia tutto vero, basta sospendere l'incredulità - guardando un film, leggendo un libro o... scrivendone uno!
Scappo che ho un mondo da inventare...

¿Qué es la realidad? ¿Cómo de reales son nuestras percepciones? ¿Cuánto de lo que creemos real es creado por nuestra mente, y entonces alterable? Basta con mirar la impresionante serie de autorretratos de esta mujer, realizados después de tomar LSD, para entender que es todo una ilusión, una impresión sujetiva: la realidad escondida por el velo de Maya de la tradición Hindú-Budista.
Es también por esto que es tan fácil sumergirse en una historia de ficción y creer que es todo verdad, basta suspender la incredulidad - viendo una película, leyendo una novela o... escribiendo una!
Me largo que tengo un mundo que inventar...

venerdì 29 novembre 2013

Con un pugno t'ammazzo: il nuovo folle gioco di New York / Te mato de un puñetazo: el nuevo juego loco de Nueva York


Non è un libro. Non è un film. È tutto vero. Bande di giovani vanno in giro a divertirsi a dare pugni in faccia agli sconosciuti: scelgono a caso un passante e provano a stenderlo al primo colpo; se ce la fanno, grande festa e subito il video on-line. Le immagini fanno impressione. Per ora ci sono già scappati tre morti.
Nel giorno in cui Obama parla a Hollywood e chiede di "non glorificare le armi e la violenza", mi domando: da dove viene questa aggressività distruttiva che l'America esporta in tutto il mondo? Siamo tutti repressi da una vita disumanizzata? O questa carica violenta è insita nell'essere umano, e quindi ineliminabile? In fondo, anche gli scimpanzé si fanno la guerra (vedi qui). Se è così, allora meglio esorcizzare il demone leggendo un bel romanzo noir - o magari scrivendolo. Così dopo puoi andare in giro e sorridere al prossimo, non ammazzarlo di botte.

No es una novela. No es una película. Es todo verdad. Pandilla de jóvenes van por la calle divirtiéndose a dar puñetazos a los desconocidos: escogen un transeúnte al azar e intentan derribarlo de un solo golpe; si lo consiguen, grandes celebraciones y en seguida el video colgado en internet. Las imágenes impresionan. Por ahora ya hay tres muertos.
En el día en que Obama habla en Hollywood y pide que "no se glorifiquen las armas y la violencia", me pregunto: ¿De dónde viene esta agresividad destructiva que America exporta en todo el mundo? ¿Estamos todos reprimidos por una vida deshumanizada? ¿O esta carga de violencia es inherente al ser humano, y entonces ineliminable? En el fondo, también los chimpancé se hacen la guerra (ver aquí). Si es así, entonces mejor exorcizar el demonio leyendo una buena novela negra - o quizás escribiéndola. Así luego puedes ir por la calle y sonreír al prójimo, no matarlo a palos.


giovedì 28 novembre 2013

Haiku XXVI

Un nuovo Haiku da PuntoZen / Un nuevo Haiku de PuntoZen:

Città imbiancata
Sorpresa intirizzita
Neve d’autunno

Ciudad de blanco
Sorpresa tiritando
Nieve de otoño



martedì 26 novembre 2013

Concorso - Concurso


Meglio vincere o perdere? Meglio non perdere? Forse
A volte perdi un aereo, e poi quello precipita. O perdi una battaglia per vincere la guerra, o perdi un amico per trovarne altri dieci. O perdi un lavoro per trovarne uno migliore, o perdi una mano per vincere la partita, o perdi un'occasione ma ne arriva una migliore
Così, a volte, un concorso è meglio perderlo, così sei libero di esplorare nuove vie. E la primavera è vicina...

¿Mejor ganar o perder? ¿Mejor no perder? Quizás.
A veces pierdes un avión, y luego éste precipita. O pierdes una batalla para ganar una guerra, o pierdes un amigo para encontrar diez más. O pierdes un trabajo para econtrar uno mejor, o pierdes una mano para ganar la partida, o perdi un'occasione pero llega una mejor.
Así, a veces, un concurso es mejor perderlo, así eres libre de explorar nuevos caminos. Y la primavera está cerca...

giovedì 21 novembre 2013

Festival de cine italiano de Madrid 2013


Al Cinema Verdi di Madrid (Bravo Murillo, 28) comincia oggi la settimana del Festival de cine italiano de Madrid 2013, con film molto interessanti: La grande bellezza, L'arbitro, L'arte della felicità, L'intrepido, tra gli altri, e in più cotrometraggi, documentari, interviste dal vivo, eventi (programma qui). Un'occasione per ritrovare un pezzo d'Italia nel cuore della Spagna. L'ingresso è gratuito, quindi vi consiglio di ritirare i biglietti al botteghino sul presto (apre alle 16) perché volano via in un attimo!

En los Cines Verdi de Madrid (Bravo Murillo, 28) empieza hoy la semana del Festival de cine italiano de Madrid 2013, con películas muy interesantes: La grande bellezza, L'arbitro, L'arte della felicità, L'intrepido, entre otros, y además cortos, documentales, entrevistas en vivo, eventos (programa aquí). Una ocasión para encontrar un poquito de Italia en el corazón de España. La entrada es gratis, por lo tanto os aconsejo que recojáis vuestras entradas en taquilla a primera hora (abre a las 16) porque ¡vuelan enseguida!

Indovina l'incipit - Adivina la novela LVI

Questo i miei alunni l'indovinano al volo - Esta mis alumnos la aciertan a la primera

Sostiene P. di averlo conosciuto in un giorno d'estate. Una magnifica giornata d'estate, soleggiata e ventilata, e Lisbona sfavillava. Pare che P. stesse in redazione, non sapeva che fare, il direttore era in ferie, lui si trovava nell'imbarazzo di mettere su la pagina culturale, perché il "Lisboa" aveva ormai una pagina culturale, e l'avevano affidata a lui. E lui, P., rifletteva sulla morte.

Sostiene P. que le conoció un día de verano. Una magnífica jornada veraniega, soleada y aireada, y Lisboa resplandecía. Parece que P. se hallaba en la redacción, sin saber qué hacer, el director estaba de vacaciones, él se encontraba en el aprieto de organizar la página cultural, porque el Lisboa contaba ya con una página cultural, y se la habían encomendado a él. Y él, P., reflexionaba sobre la muerte.


mercoledì 20 novembre 2013

L'ultimo bisonte di Toro seduto - El último bisonte de Toro sentado

Se la tragedia del Prestige non ha responsabili, se bucare le Alpi per la TAV è indispensabilmente inutile, se Madrid si copre di spazzatura, se le catastrofi natuali sono all'ordine del giorno, allora la profezia di Toro Seduto sarà presto realtà:
Quando avrete abbattuto l’ultimo bisonte, tagliato l’ultimo albero, prosciugato l’ultimo fiume e pesacato l'ultimo pesce vi renderete conto che non potrete mangiare il denaro accumulato nelle vostre banche.

Si la tragedia del Prestige queda sin responsables, si hacer un agujero en los Alpes por el Tren de Alta Velocidad es imprescindiblemente inútil, si Madrid se cubre de basura, si las catástrofes naturales están a la orden del día, entonces la profeciá de Toro Sentado pronto se hará realidad:
Cuando hayáis rematado el último bisonte, talado el último árbol, secado el último río y pescado el último pez, os daréis cuenta de que el dinero no se puede comer.



domenica 17 novembre 2013

La spaccata epica - La apertura de piernas épica


Un vero spettacolo. Può darsi che non siate mai stati fan di Jean Claude Van Damme (come me del resto), ma a 53 anni ha fatto un lavoro coi fiocchi nell'ultima pubblicità della Volvo Trucks, "The Epic Split". L'idea è geniale e l'esecuzione, incredibile. Non ho saputo resistere... così eccovela:

Un verdadero espectáculo. Puede ser que no fuérais nunca fans de Jean Claude Van Damme (como yo por otra parte), pero a sus 53 años hizo un trabajo excelente en el último anuncio de Volvo Trucks, "The Epic Split". La idea es brillante y la ejecución, increíble. No he sabido resistirme... así qe aquí está:


giovedì 14 novembre 2013

Indovina l'incipit - Adivina la novela LV

Grande storia, gran libro e gran film. Da non perdere.
Gran historia, gran libro y gran película. Ineludible.

Gli avvenimenti risalgono al 1932, quando il penitenziario di stato si trovava ancora a Cold Mountain. E là c'era anche naturalmente la sedia elettrica.
I detenuti scherzavano sulla sedia, come sempre si fa delle cose di cui si ha paura, ma da cui non ci si può sottrarre. La chiamavano Old Sparky, come dire la Scintillante, o Big Juicy, la Scaricona.
Circolavano battute sulla bolletta della luce e su come e dove Moores, il direttore del nostro carcere, avrebbe cucinato il suo pranzo del Ringraziamento, quell'autunno, con la moglie Melinda troppo malata per mettersi ai fornelli.
Ma in quelli che dovevano veramente sedervisi, la voglia di scherzare si spegneva in un baleno. Nel periodo da me trascorso a Cold Mountain ho presieduto a più di settantotto esecuzioni (questo è un numero sul quale non ho mai fatto confusione; me lo ricorderò sul letto di morte) e credo che, per la maggioranza di quegli uomini, la verità di ciò che stava accadendo li colpiva finalmente come una legnata quando gli bloccavano le caviglie alla solida quercia delle gambe di Old Sparky. In quel momento (vedevi la consapevolezza riempirgli piano piano gli occhi, una specie di freddo sgomento) si rendevano conto che le gambe avevano concluso la loro carriera. Dentro vi scorreva ancora il sangue, i muscoli erano ancora reattivi, ma avevano chiuso lo stesso; non avrebbero percorso nemmeno più un metro di un sentiero fra i boschi, non avrebbero più ballato con una ragazza a qualche festa di campagna. Ai clienti di Old Sparky la coscienza della propria morte saliva dalle caviglie. C'era un sacchetto nero di seta da mettergli sulla testa quando avevano finito di pronunciare le loro ultime parole, perlopiù incoerenti. Il cappuccio era per loro, ma io ho sempre pensato che in realtà fosse per noi, per impedirci di vedere l'orribile marea di sgomento che sale nei loro occhi quando cominciano a capire che moriranno con le ginocchia piegate.

Todo ocurrió en 1932, cuando la penitenciaría del estado aún estaba en Cold Mountain. La silla eléctrica también estaba allí, por supuesto. 
Los internos hacían chistes sobre la silla; la gente siempre hace bromas acerca de las cosas que le asustan pero no puede controlar. La llamaban la Freidora o la Gran Licuadora. 
Bromeaban sobre la cuenta de la luz o la posibilidad de que el alcaide Moores preparase allí la comida del día de Acción de Gracias, ya que su esposa, Melinda, estaba demasiado enferma para cocinar. 
Pero aquellos que estaban destinados a sentarse en la silla no encontraban ninguna gracia en la situación. Durante mi estancia en Cold Mountain supervisé setenta y ocho ejecuciones (es una cifra que nunca olvidaré; ni siquiera en mi lecho de muerte), y creo que la mayoría de los condenados sólo se percataban de lo que iba a ocurrirles cuando les amarraban los tobillos a las firmes patas de roble de la Freidora. Entonces tomaban conciencia (uno veía la comprensión ascender a sus ojos en medio de una fría desolación) de que sus piernas ya nunca los llevarían a ningún lado. La sangre seguia corriendo por ellas, los músculos conservaban su fortaleza, pero de todos modos estaban acabadas; nunca darían otro paseo por el campo o bailarían con una chica en una fiesta popular. Los clientes de la Freidora sentían subir la muerte desde los tobillos. Cuando terminaban de pronunciar sus delirantes y casi siempre inconexas últimas palabras, les cubrían la cabeza con un saco negro de seda. Se suponía que la bolsa era una indulgencia para con ellos, pero yo siempre pensé que estaba destinada a ahorrarnos sufrimiento a nosotros, a evitarnos la contemplación de la horrorosa oleada de angustia que aparecía en sus ojos cuando se percataban de que iban a morir con las rodillas flexionadas.



mercoledì 13 novembre 2013

Creativi non si nasce, si diventa / Creativo no se nace, se hace


Che cosa significa essere creativi? L'argomento è di costante attualità, tra docenti e genitori, uomini d'affari e artisti. È giunto il momento di dire la mia, come sempre con approccio pragmatico: creativi si diventa, ed ecco alcune idee su come diventarlo.
  • La fantasia è alla base della creatività, quindi sogna a occhi aperti, ignora ciò che sai ed esplora nuove vie: per esempio inventa un uso assurdo per una scarpa o una pentola, oppure immagina come sarebbe il mondo se tornasse l'era glaciale.
  • Liberarsi dalle costrizioni è fondamentale, quindi spegni il cellulare e internet, dormi sereno e ritagliati uno spazio per rilassarti e lasciare che le idee fluiscano, e quando meno te l'aspetti, Eureka!
  • Creare non vuol dire necessariamente essere originali, servono anche la flessibilità per esplorare nuovi approcci o una buona conoscenza del campo in cui si lavora, per sapere che cosa è già stato inventato e che cosa no, e per rielaborare il lavoro di altri.
  • Non serve essere intelligenti o pazzi o giovani o colti, basta non censurare se stessi, come invece ci hanno insegnato a scuola, purtroppo. Lascia che la mente partorisca idee, rischia, e solo in un secondo tempo vagliale, scarta quelle inutili e tieni le migliori.
Insomma, per parafrasare Ray Bradbury, "Rilassati, Lavora e Non Pensare". Allora, al lavoro!


¿Qué significa ser creativo? El tema es de actualidad constante, entre docentes y padres, hombres de negocios y artistas. Ha llegado el momento de decir lo que pienso, como siempre con enfoque pragmático: creativo se hace, y estas son algunas ideas para conseguirlo.
  • La fantasía es la base de la creatividad, entonces sueña con los ojos abiertos, ignora lo que sabes y explora nuevos caminos: por ejemplo inventa un uso absurdo para un zapato o una olla, o imagina cómo sería el mundo si volviese la era glacial.
  • Liberarse de las constricciones es fundamental, entonces apaga el móvil e internet, duerme serenamente y guarda un espacio para relajarte y dejar que las ideas fluyan, y cuando menos te lo esperas, ¡Eureka!
  • Crear no significa necesariamente ser original, también hacen falta la flexibilidad para explorar nuevos enfoques o un buen conocimiento del ámbito en el que se trabaja, para saber qué ya se ha inventado y qué no, y para reelaborar el trabajo de otros.
  • No hace falta ser inteligente o loco o joven o culto, basta no censurarse a sí mismo, como desafortunadamente nos enseñaron en el colegio. Deja que la mente dé a la luz ideas, arriésgate, y sólo en un segundo momento haz una criba, desecha las inútiles y quédate con las mejores.
En resumen, parafraseando a Ray Bradbury, "Relájate, Trabaja y No Pienses". Entonces, ¡manos a la obra!

Haiku d'autunno / de otoño

Un mio nuovo haiku su PuntoZen
Un nuevo haiku mío en PuntoZen.


venerdì 8 novembre 2013

Indovina l'incipit - Adivina la novela LIV

Ieri lui avrebbe compiuto cent'anni. Che gran libro, questo.
Ayer él cumpliría cien años. Qué gran libro, éste.

Oggi la mamma è morta. O forse ieri, non so. Ho ricevuto un telegramma dall'ospizio: "Madre deceduta. Funerali domani. Distinti saluti." Questo non dice nulla: è stato forse ieri.
L'ospizio dei vecchi è a Marengo, a ottanta chilometri da Algeri. Prenderò l'autobus delle due e arriverò ancora nel pomeriggio. Così potrò vegliarla e essere di ritorno domani sera. Ho chiesto due giorni di libertà al principale e con una scusa simile non poteva dirmi di no. Ma non aveva l'aria contenta. Gli ho persino detto: "Non è colpa mia." Lui non mi ha risposto. Allora ho pensato che non avrei dovuto dirglielo.

Hoy ha muerto mamá. O quizá ayer. No lo sé. Recibí un telegrama del asilo: «Falleció su madre. Entierro mañana. Sentidas condolencias.» Pero no quiere decir nada. Quizá haya sido ayer.
El asilo de ancianos está en Marengo, a ochenta kilómetros de Argel. Tomaré el autobús a las dos y llegaré por la tarde. De esa manera podré velarla, y regresaré mañana por la noche. Pedí dos días de licencia a mi patrón y no pudo negármelos ante una excusa semejante. Pero no parecía satisfecho. Llegué a decirle: «No es culpa mía.» No me respondió. Pensé entonces que no debía haberle dicho esto. 


giovedì 7 novembre 2013

Erasmus si, Erasmus no, Erasmus para nadie / per nessuno


Surreale balletto da repubblica delle banane ieri in Spagna. Prima il governo sopprime senza preavviso le borse Erasmus, anche per gli studenti attualmente all'estero, poi ci ripensa ma solo per quest'anno, infine promette di fare un tentativo per gli anni futuri. Premesso che la parte governativa della borsa è minima (circa 150€ al mese) e sono quindi bruscolini, e premesso che è la protesta in massa degli studenti che ha fermato questa idiozia, io mi chiedo: non dovrebbe un Popolo fare uno sforzo speciale per mandare il meglio della sua futura classe dirigente a formarsi un'apertura di mente internazionale nel fiore degli anni? A meno che non si voglia tagliare i ponti col mondo e pensare solo alle cose "de' noartri". E allora viva l'autarchia!

Paripé surrealista digno de una república bananera el que se vio ayer en España. Antes el govierno suprime sin previo aviso las becas Erasmus, inclusive para los estudiantes actualmente en el extranjero, luego da marcha atrás pero sólo para este año, finalmente promete hacer un intento para los años futuros. Considerando que la parte gubernamental de la beca es mínima (unos 150€ al mes) y entonces son nimiedades, y que es la protesta masiva de los estudiantes que ha parado esta idiotez, yo me pregunto: ¿no debería un Pueblo hacer un esfuerzo para mandar los mejores de sus futuros líderes a formarse una apertura mental internacional en la flor de los años? A menos que no se quiera cortar los puentes con el mundo y pensar sólo a "lo de aquí". Y entonces ¡qué viva la autarquía!

lunedì 4 novembre 2013

Rachid: Grande Fratello, no grazie / Gran Hermano, no gracias

Rachid - il marocchino che vendeva accendini per strada e che si è appena laureato ingegnere - ha detto no al Grande Fratello, "che me ne faccio della popolarità?". Ecco un esempio di integrità, a dimostrazione che, forse, la speranza è ancora tutta nei giovani. Se volete potete leggere le sue parole, o vedere una recente intervista per provare con mano quanto Rachid sia un ragazzo normale, sempre che normalità abbia ancora un senso. Testa il fatto che se ce l'ha fatta lui, senza montarsi la testa e lavorando duro, allora ce la possiamo fare tutti.

Rachid - el marroquí que vendía mecheros en la calle y que acaba de licenciarse en ingeniería - ha dicho que no al Gran Hermano, "¿y que hago yo con la popularidad?". Un ejemplo de integridad, para demostrar que, quizás, la esperanza todavía está en las manos de los jóvenes. Si queréis podéis leer sus palabras, o ver una entrevista reciente para comprobar de primera mano cuanto Rachid es un chico normal, siempre que normalidad todavía tenga sentido. Lo que queda es que si lo ha conseguido él, sin pájaros en la cabeza y trabajando duro, entonces todos podemos.

giovedì 31 ottobre 2013

Indovina l'incipit - Adivina la novela LIII

Uno della mia terra - Uno de mi tierra

C'è una ragione perché sono tornato in questo paese, qui e non invece a Canelli, a Barbaresco o in Alba. Qui non ci sono nato, è quasi certo; dove son nato non lo so; non c'è da queste parti una casa né un pezzo di terra né delle ossa ch'io possa dire «Ecco cos'ero prima di nascere». Non so se vengo dalla collina o dalla valle, dai boschi o da una casa di balconi. La ragazza che mi ha lasciato sugli scalini del duomo di Alba, magari non veniva neanche dalla campagna, magari era la figlia dei padroni di un palazzo, oppure mi ci hanno portato in un cavagno da vendemmia due povere donne da Monticello, da Neive o perché no da Cravanzana. Chi può dire di che carne sono fatto? Ho girato abbastanza il mondo da sapere che tutte le carni sono buone e si equivalgono, ma è per questo che uno si stanca e cerca di mettere radici, di farsi terra e paese, perché la sua carne valga e duri qualcosa di più che un comune giro di stagione.

Hay un motivo para que volviera a este pueblo, y no en cambio a Canelli, Barbaresco o Alba. Casi seguramente no nací aquí; no sé donde nací; en estos sitios no hay una casa ni un pedazo de tierra ni unos huesos de los que pueda decir “Esto era yo antes de nacer”. No sé si vengo de la colina o del valle, de los bosques o de una casa con balcones. La muchacha que me dejó en las escalinatas de la catedral de Alba quizás ni siquiera venia del campo, quizás fuera la hija de los dueños de una mansión, o bien me trajeron en un canasto de vendimia dos mujeres pobres de Monticello, de Neive, o por qué no de Caravanzana. ¿Quien puede decir de qué carne fui hecho? He andado bastante por el mundo como para saber que todas las carnes son buenas y equivalentes, aunque por eso uno se cansa y trata de echar raíces, unirse a la tierra y a la región, para que la propia carne valga algo y perdure un poco mas que un simple cambio de estación.


mercoledì 30 ottobre 2013

Estinzione per ingordigia - Estinción por glotonería


La foto non è che un pezzo infinitesimale dell'isola di plastica del Pacifico, grande più del doppio degli Stati Uniti. E per cosa? Per ingozzarci fino a scoppiare e scoprirci con intolleranza a qualsiasi cosa? Forse il futuro sarà vegano, o forse spariremo. Magari la soluzione sarà il minimalismo, in tutto. Io ci sto provando, ed è bellissimo. Poi, si vedrà.

La foto es sólo un trozo minúsculo de la isla de plástico del Pacífico, el doble de grande que Estados Unidos. ¿Y para qué? ¿Para atiborrarnos hasta reventar y desarrollar intolerancia a cualquier cosa? Tal vez el futuro sea vegano, o tal vez desapareceremos. A lo mejor la solución será el minimalismo, en todo. Yo lo estoy intentando, y es hermoso. Luego, ya veremos.

martedì 29 ottobre 2013

Proverbio Zen III

Non sarai mai felice se continui a cercare in che cosa consista la felicità. Non vivrai mai se stai cercando il significato della vita.

Nunca serás feliz si sigues buscando el origen de la felicidad. Nunca vivirás si le buscas el sentido a la vida.

Albert Camus (fonte qui)


lunedì 28 ottobre 2013

L'invasione dell'ingelse

La sconfitta è cosa certa. Basta guardare quante parole inglesi si sono intrufolate nell'uso comune per capire che il processo di colonizzazione culturale dell'italiano è irreversibile, come quello del greco sul latino ai tempi che furono. Io non sono un pessimista come Camilleri, mi limito a constatare che qualche prestito andrebbe bene, ma ormai qui si esagera. Eccovi un assaggio degli anglicismi più orribili, per invitare alla riflessione: queste parole le usate anche voi? E perché non in italiano? (fonte qui, vedi anche qui)
Austerity = austerità
Bipartisan = comune a due parti
Brand = marca, marchio
Briefing = riunione
Bookshop = libreria
Business = affare
Cheap = poco costoso, di scarso valore
City-car = utilitaria
Coffee-break = pausa caffè
Editor = redattore
Election day = giorno delle elezioni
Energy drink = bevanda energetica
Fashion = moda (molto fashion = molto stiloso)
Fitness = attività fisica, benessere
Gap = intervallo, divario
Gossip = pettegolezzo
Happy end = lieto fine
Happy hour = aperitivo
Know-how = conoscenza
Location = sito, luogo, posto, sede
Made = fatto, fabbricato
Meeting = incontro, riunione
New entry = appena arrivato in…
News = notizie
Open space = spazio aperto
Planning del meeting = l'ordine del giorno
Roadmap = piano d'azione
Speech = discorso
Trend = tendenza
Tutor = tutore
Welfare = stato sociale

venerdì 25 ottobre 2013

Adiós Manolo ¡y viva España!


La vida tiene otro sabor, 
y España es la mejor

Bisogna vivere un bel po' di anni in Spagna per capire quanta essenza di spagnolità sia racchiusa in Manolo Escobar. Oggi che non c'è più lo ricordiamo con la canzone più conosciuta, più emblematica, più vera: ¡Y viva España! Hasta siempre, Manolo.

Hay que vivir unos cuantos años en España para entender cuanta esencia de españolidad lleva consigo Manolo Escobar. Hoy que ya no está lo recordamos con la canción más conocida, más emblemática, más verdadera: ¡Y viva España! Hasta siempre, Manolo.


giovedì 24 ottobre 2013

Indovina l'incipit - Adivina la novela LII

Di un'impalpabile, effimera bellezza.
De una impalpable, efímera belleza.

国境のトンネルを越えると雪国であった。夜の底が白くなった。
Il treno sbucò dalla lunga galleria nel paese delle nevi. La campagna si stendeva bianca sotto il cielo notturno.
El tren salió del túnel y se internó en la nieve. Todo era blanco bajo el cielo nocturno.

mercoledì 23 ottobre 2013

Rifugiati ambientali - Refugiados medioambientales


Se due notizie fanno una prova, allora è sicuro: l'ondata di rifugiati ambientali si avvicina. Nello stesso giorno infatti si parla di Ioane, primo profugo del surriscaldamento globale, costretto ad abbandonare la sua casa sull'isola di Kiribati nell'Oceano Pacifico per chiedere asilo in Nuova Zelanda per motivi climatici, visto che Kiribati sarà presto sommersa; ma si parla anche di Harbin, città del nord della Cina con 11 milioni di abitanti che chiude scuole, aeroporto e circolazione stradale a causa dello smog, con visibilità sotto i 50 metri. Non vorrei passare per Cassandra ma allacciamoci le cinture, ci aspetta un futuro da brivido.

Si dos noticias hacen una prueba, entonces es cierto: la ola de refugiados medioambientales se acerca. De hecho en el mismo día se habla se habla de Ioane, primer prófugo del calentamiento global, obligado a abandonar su casa en la isla de Kiribati en el Océano Pacífico para pedir asilo en Nueva Zelanda por razones climática, visto que Kiribati pronto será sumergida; pero también se halba de Harbin, una ciudad del norte de China con 11 millones de habitantes que cierra colegios, aeropuerto e circulación en carretera por causa de la contaminación del aire, con visibilidad por debajo de 50 metros. No quisiera ser una Casandra pero abrochémonos el cinturón, nos espera un futuro escalofriante.

martedì 22 ottobre 2013

Proverbio Zen II


Se non sei capace di trovare la verità proprio dove sei, dove altro credi di trovarla?
Si no eres capaz de encontrar la verdad justo donde estás, ¿dondé esperas econtarlar?
If you are unable to find the truth right where you are, where else do you expect to find it?
Dogen Zenji

Dogen Zenji è il monaco giapponese del XIII secolo fondatore della scuola Soto del Buddhismo Zen
Dogen Zenji es el monje japonés del siglo XIII fundador de la escuela Soto del Buddhismo Zen

lunedì 21 ottobre 2013

Il cacciatore sopravvissuto - El cazador superviviente


Faceva freddo, ma Gene non ha dato retta ai suoi 72 anni ed è uscito lo stesso con un amico per andare a caccia di cervi. Però le montagne della Mendocino National Forest in California sono infide, così si è perso, è scivolato ed è svenuto. Si è svegliato immerso nella nebbia, infreddolito e solo, con una tormenta di neve in arrivo. Gene però è uno tosto. È rimasto nella foresta per 19 giorni, mangiando serpenti, lucertole e scoiattoli, accendendo il fuoco per riscaldarsi e proteggendosi dalla neve sotto un grande tronco caduto. E alla fine l'hanno trovato, stanco ma in perfetta forma, e a suo dire pronto per andare finalmente a caccia di cervi.
È una storia vera, e state sicuri che ne faranno un film. Già me l'immagino, Robert De Niro di nuovo cacciatore 35 anni dopo...

Hacía frío, pero Gene no hizo caso a sus 72 años y salió igualmente con un amigo para cazar ciervos. Sin embargo las montañas de la Mendoncino National Forest en California son traicioneras, así se perdió, se resbaló y se desmayó. Se despertó sumergido en la niebla, con frío, sólo y con una tormenta de nieve  por llegar. Pero Gene es un tío duro. Se quedó en la foresta 19 días, comiendo serpientes, lagartijas y ardillas, prendiendo fuegos para calentarse y protegiéndose de la nieve bajo un grande tronco caído. Y al final lo encontraron, cansado pero en perfecta forma, según él listo para ir por fin a cazar ciervos.
Es una historia verdadera, y tened por seguro que de ella harán película. Ya me lo imagino, Robert De Niro de nuevo cazador 35 años después...

venerdì 18 ottobre 2013

Elogio dei dialetti - con Enrico Brignano


Una chicca fresca fresca dalle lezioni di questa settimana sui dialetti italiani: il geniale Enrico Brignano che ci fa sbellicare con una carrellata linguista per la penisola, e oltre. Un mostro di bravura. Da piangere dal ridere.




giovedì 17 ottobre 2013

Indovina l'incipit - Adivina la novela LI

Poiché molti han posto mano a stendere un racconto degli avvenimenti successi tra di noi, come ce li hanno trasmessi coloro che ne furono testimoni fin da principio e divennero ministri della parola, così ho deciso anch'io di fare ricerche accurate su ogni circostanza fin dagli inizi e di scriverne per te un resoconto ordinato, illustre Teòfilo, perché ti possa rendere conto della solidità degli insegnamenti che hai ricevuto. 

Puesto que muchos han intentado narrar ordenadamente las cosas que se han verificado entre nosotros, tal como nos las han transmitido los que desde el principio fueron testigos oculares y servidores de la palabra, he decidido yo también, después de haber investigado diligentemente todo desde los orígenes, escribírtelo por su orden, ilustre Teófilo, para que conozcas la solidez de las enseñanzas que has recibido.


martedì 15 ottobre 2013

Proverbio Zen I


Oggi nasce una nuova rubrica, dedicata ai proverbi Zen, infinita fonte di ispirazione - e mia grande passione. Da meditare. Che il cammino sia lungo e ricco di scoperte.

Hoy nace una nueva columna, dedicada a los proverbios Zen, infinita fuente de inspiración - y gran pasión mía. Para meditar. Que el camino sea largo y lleno de descubrimientos.

La felicità è semplice. Tutto ciò che facciamo per trovarla è complicato.
La felicidad es simple. Todo lo que hacemos para encontrarla es complicado.

lunedì 14 ottobre 2013

L'amnistia e il ladro di prosciutti - La amnistía y el ladrón de jamones

Si fa un gran parlare ultimamente in Italia dell'urgenza di un'amnistia (oppure indulto) per alleviare la situazione drammatica dei nostri carcerati, sanzionata anche dall'UE. Mi sono ricordato di una storia che ho sentito raccontare un giorno mentre aspettavo in un ufficio postale. Il tizio accanto a me raccontava a una amica che il suo lavoro era rubare prosciutti, "Al Corte Inglés (supermercato chic), li metto sotto il soprabito, è una passeggiata". "E se ti beccano?", fa l'amica. "Ma io li rubo da meno di 400€. Secondo la legge spagnola, è un furto e non una rapina, e sotto i 400, se non usi violenza, anche se ti prendono, ti portano in commissariato ma dopo un paio d'ore ti lasciano andare. Pensa che io un giorno ne ho rubato uno, mi hanno arrestato e m'hanno confiscato il prosciutto, ma quel pomeriggio ne ho rubato un'altro!". Poi andiamo in Svizzera, in Giappone, in Norvegia o a Singapore e ci rammarichiamo che lì si possa lasciare il cellulare sul tavolo incustodito e nessuno lo tocchi, e qui no. Di sicuro anche lì i criminali li lasciano liberi.

Se habla mucho últimamente en Italia sobre la urgencia de una amnistía para aliviar la dramática situación de nuestros presos, sancionada también por la UE. Me he acordado de una historia que escuché un día mientras esperaba en una oficina de correos. El tío a mi lado le contaba a una amiga que su trabajo era robar jamones, "Al Corte Inglés, me los meto bajo la chaqueta, es pan comido". "¿Y si te trincan?", dijo la amiga. "Pero yo los robo de menos de 400€. Según la ley española, es un hurto y no un robo, y por debajo de los 400, si no usas violencia, aunque te cojan, te llevan a comisaría pero en un par de horas te dejan ir. Imagínate que un día robé uno, me arrestaron y se quedaron el jamón, pero esa misma tarde ¡robé otro!". Luego vamos a Suiza, a Japón, a Noruega o a Singapur y deploramos que allí se pueda dejar el móvil en la mesa y nadie lo toque, y aquí no. Seguro que allí también los criminales los dejan libres.

venerdì 11 ottobre 2013

Nobel 2013: Alice Munro


The conversation of kisses. Subtle, engrossing, fearless, transforming.
La conversazione dei baci. Sommessa, eccitante, sfrontata, rivoluzionaria.
La conversación de los besos. Sutil, fascinante, sin miedo, transformadora.
@ Runaway - In fuga - Escapada

Ho sbagliato previsione. Né Dylan, né Murakami. Il Nobel per la letteratura 2013 è andato a Alice Munro, canadese di 82 anni, maestra del racconto breve. Un'autrice che confesso di non conoscere... fino ad ora. Auguri per il Nobel, Alice Munro, e a presto.

Me equivoqué de pronóstico. Ni Dylan, ni Murakami. El Nobel de literatura 2013 fue para Alice Munro, canadese di 82 anni, maestra del racconto breve. Una autora que reconozco no conocer... hasta ahora. Felicidades por el Nobel, Alice Munro, y hasta pronto.

giovedì 10 ottobre 2013

Indovina l'incipit - Adivina la novela L

E siamo arrivati a cinquanta! (non sfumature di grigio). Li festeggiamo con un gran libro, il cui autore sembra sempre più vicino al Nobel. Sarà l'anno buono? Intanto leggetelo, ne vale la pena.

¡Y llegamos a cincuenta! (que no sombras de Grey). Los celebramos con una gran novela, cuyo autor parece cada vez más cerca del Nobel. ¿Será su año? Mientras tanto leedlo, merece la pena.
I soldi non sono l'unica cosa che, andandomene, ho portato via di nascosto dallo studio di mio padre. Ho preso anche un vecchio accendino d'oro (mi piacciono la forma e il peso) e un coltello pieghevole dalla lama affilata. È un coltello per tagliare la pelle di daino: se lo metto sul palmo della mano è piuttosto pesante, e la lama ha una lunghezza di dodici centimetri. Probabilmente è il souvenir di un viaggio all'estero.
Cuando me marché de casa, no sólo me llevé dinero en metálico del estudio de mi padre sin decir nada. También me llevé un pequeño y viejo encendedor de oro (me gustaba su diseño y lo mucho que pesaba) y una navaja plegable de acerado filo. Es para despellejar ciervos, noto un gran peso cuando la sostengo sobre la palma de la mano, la hoja medirá unos doce centímetros. Mi padre debió de comprarla durante algún viaje al extranjero. 

mercoledì 9 ottobre 2013

Rachid, da vucumprà a ingegnere - Rachid, de mantero a ingeniero

Chi è di Torino conosce di sicuro suo fratello Said, il famoso vucumprà marocchino che parla piemontese, "Ciau, mè amis, cata 'n fassolèt". Rachid è cresciuto vendendo fazzoletti e accendini con suo fratello alle porte dell'Università, ma in segreto studiava ingegneria e da ieri è laureato. Ce l'ha fatta. Il sacrificio, lo sforzo e la felicità di Rachid si possono solo immaginare. Forse pensando a lui il Cammino ci sembrerà meno duro, la meta più vicina. Perché sognare si può. Si deve. Complimenti e auguri a Rachid, eroe contemporaneo. 

Los de Turín conocemos a su hermano Said, el famoso mantero marroquí que habla dialecto piamontés. Rachid creció vendiendo pañuelos y mecheros con su hermano delante de la Universidad, pero en secreto estudiava ingeniería y ayer se licenció. Lo ha conseguido. El sacrificio, el esfuerzo y la felicidad de Rachid sólo se pueden imaginar. Tal vez pensando en él el Camino nos parecerá menos duro, la meta más cercana. Porque se puede soñar. Se debe. Enhorabuena y suerte a Rachid, héroe contemporáneo.

martedì 8 ottobre 2013

Italiani e spagnoli, i più ignoranti - Italianos y españoles, los más ignorantes

Viva l'ignoranza. I miei due paesi, di nascita e d'adozione, hanno avuto i peggiori risultati tra i paesi sviluppati nei test dell'OCSE su capacità linguistiche e matematiche, ultimi su 24. I migliori: Giappone e Finlandia. Invece in Italia e Spagna un adulto su quattro è al di sotto del livello basico in lettura e calcolo. Noi italiani insomma siamo ancora solo spaghetti e mandolino, magari aggiornati a Dolce&Gabbana e veline. E gli spagnoli, anche loro fermi a toros y tapas, in versione nuovo millennio: fútbol y botellón. E io che mi sono messo a scrivere per i primi e a insegnare ai secondi. Viene da piangere.

Viva la ignorancia. Mis dos países, de nacimiento y de adopción, han tenido los peores resultados entre los paises desarrollados en los test de la OCDE sobre capacidades de lengua y matemática, últimos sobre 24. Los mejores: Japón y Finlandia. En cambio en Italia y España un adulto de cada cuatro está por debajo del nivel básico de lectura y cálculo. En fin, los italianos seguimos siendo sólo spaghetti e mandolino, a lo mejor actualizados a Dolce&Gabbana e mama chicho. Y los españoles, ellos también estancados en toros y tapas, en versión nuevo milenio: fútbol y botellón. Y yo que me he metido a escribir para unos y a enseñar a los otros. Dan ganas de llorar.