mercoledì 29 febbraio 2012

Come scrivere bene secondo Umberto Eco

Un classico, spassosissime, da seguire alla lettera... o no.

Come scrivere bene

[tratto da: Umberto Eco, La Bustina di Minerva, Bompiani 2000]

Ho trovato in internet una serie di istruzioni su come scrivere bene.
Le faccio mie, con qualche variazione, perché penso che possano essere utili a molti, specie a coloro che frequentano le scuole di scrittura.
  1. Evita le allitterazioni, anche se allettano gli allocchi.
  2. Non è che il congiuntivo va evitato, anzi, che lo si usa quando necessario.
  3. Evita le frasi fatte: è minestra riscaldata.
  4. Esprimiti siccome ti nutri.
  5. Non usare sigle commerciali & abbreviazioni etc.
  6. Ricorda (sempre) che la parentesi (anche quando pare indispensabile) interrompe il filo del discorso.
  7. Stai attento a non fare... indigestione di puntini di sospensione.
  8. Usa meno virgolette possibili: non è “fine”.
  9. Non generalizzare mai.
  10. Le parole straniere non fanno affatto bon ton.
  11. Sii avaro di citazioni. Diceva giustamente Emerson: “Odio le citazioni. Dimmi solo quello che sai tu.”
  12. I paragoni sono come le frasi fatte.
  13. Non essere ridondante; non ripetere due volte la stessa cosa; ripetere è superfluo (per ridondanza s’intende la spiegazione inutile di qualcosa che il lettore ha già capito).
  14. Solo gli stronzi usano parole volgari.
  15. Sii sempre più o meno specifico.
  16. L'iperbole è la più straordinaria delle tecniche espressive.
  17. Non fare frasi di una sola parola. Eliminale.
  18. Guardati dalle metafore troppo ardite: sono piume sulle scaglie di un serpente.
  19. Metti, le virgole, al posto giusto.
  20. Distingui tra la funzione del punto e virgola e quella dei due punti: anche se non è facile.
  21. Se non trovi l’espressione italiana adatta non ricorrere mai all’espressione dialettale: peso el tacòn del buso.
  22. Non usare metafore incongruenti anche se ti paiono “cantare”: sono come un cigno che deraglia.
  23. C’è davvero bisogno di domande retoriche?
  24. Sii conciso, cerca di condensare i tuoi pensieri nel minor numero di parole possibile, evitando frasi lunghe — o spezzate da incisi che inevitabilmente confondono il lettore poco attento — affinché il tuo discorso non contribuisca a quell’inquinamento dell’informazione che è certamente (specie quando inutilmente farcito di precisazioni inutili, o almeno non indispensabili) una delle tragedie di questo nostro tempo dominato dal potere dei media.
  25. Gli accenti non debbono essere nè scorretti nè inutili, perchè chi lo fà sbaglia.
  26. Non si apostrofa un’articolo indeterminativo prima del sostantivo maschile.
  27. Non essere enfatico! Sii parco con gli esclamativi!
  28. Neppure i peggiori fans dei barbarismi pluralizzano i termini stranieri.
  29. Scrivi in modo esatto i nomi stranieri, come Beaudelaire, Roosewelt, Niezsche, e simili.
  30. Nomina direttamente autori e personaggi di cui parli, senza perifrasi. Così faceva il maggior scrittore lombardo del XIX secolo,l’autore del 5 maggio.
  31. All’inizio del discorso usa la captatio benevolentiae, per ingraziarti il lettore (ma forse siete così stupidi da non capire neppure quello che vi sto dicendo).
  32. Cura puntiliosamente l’ortograffia.
  33. Inutile dirti quanto sono stucchevoli le preterizioni.
  34. Non andare troppo sovente a capo.
    Almeno, non quando non serve.
  35. Non usare mai il plurale majestatis. Siamo convinti che faccia una pessima impressione.
  36. Non confondere la causa con l’effetto: saresti in errore e dunque avresti sbagliato.
  37. Non costruire frasi in cui la conclusione non segua logicamente dalle premesse: se tutti facessero così, allora le premesse conseguirebbero dalle conclusioni.
  38. Non indulgere ad arcaismi, hapax legomena o altri lessemi inusitati, nonché deep structures rizomatiche che, per quanto ti appaiano come altrettante epifanie della differenza grammatologica e inviti alla deriva decostruttiva – ma peggio ancora sarebbe se risultassero eccepibili allo scrutinio di chi legga con acribia ecdotica – eccedano comunque le competenze cognitive del destinatario.
  39. Non devi essere prolisso, ma neppure devi dire meno di quello che.
  40. Una frase compiuta deve avere.

martedì 28 febbraio 2012

Il più nero di tutti - El más negro de todos

Applicazione pratica di Meno è meglio: James Ellroy, Sei pezzi da mille (2001). Comincia così:

L'avevano spedito a Dallas ad ammazzare un pappone negro di nome Wendell Durfee. Non era sicuro di farcela.
Il Consiglio dei gestori di casinò gli aveva offerto il viaggio. In prima classe. Avevano attinto dai loro fondi neri. L'avevano pagato. Gli avevano dato sei pezzi da mille.

Aplicación práctica de Menos es más: James Ellroy, Seis de los grandes (2001). Empieza así:

Lo mandaron a Dallas a matar a un macarra negro llamado Wendell Durfee. No estaba seguro de poder hacerlo.
El Consejo Gestor de Casinos le pagó el billete. En primera clase. Echaron mano de sus fondos reservados. Lo sobornaron. Le dieron seis de los grandes.

[They sent him to Dallas to kill a nigger pimp named Wendell Durfee. He wasn't sure he could do it.
The Casino Operators Council flew him. They supplied first-class fare. They tapped their slush fund. They greased him. They fed him six cold.

James Ellroy, The Cold Six Thousand]

lunedì 27 febbraio 2012

Arte Zen III: Ikebana

Bello, delicato ed effimero come un fiore.

Hermoso, delicado y efímero como una flor.


domenica 26 febbraio 2012

La prima bozza - El primer borrador

Nel mio caso, anche la seconda!
En mi caso, ¡también el segundo!

La prima bozza di qualsiasi cosa è merda
El primer borrador de cualquier cosa es mierda

Ernest Hemingway

[The first draft of anything is shit.]

sabato 25 febbraio 2012

Elogio dell'ozio - Elogio de la ociosidad


Quanto tempo bisognerebbe dedicare al lavoro? Semplice: quattro ore al giorno. Questa è una delle tesi del saggio Elogio dell'ozio (1935) di Bertrand Russell, matematico e premio Nobel per la letteratura per essere "campione degli ideali umanitari e della libertà di pensiero". Un vero pensatore mancino. E non proprio un pigro. Trovate il testo nei link sotto (in italiano solo in sintesi). Godetevelo, lo leggerete d'un fiato e vi cambierà la vita.


¿Cuánto tiempo habría que dedicar al trabajo? Simple: cuatro horas al día. Esta es una de las tesis del ensayo Elogio de la ociosidad (1935) de Bertrnad Russell, matemático y premio Nobel por la literatura por ser "campeón de los ideales humanitarios y de la libertad de pensamiento". Un verdadero pensador zurdo. Y no exactamente un vago. Encontráis el texto en los enlaces más abajo. Disfrutadlo, lo leeréis del tirón y os cambiará la vida.


venerdì 24 febbraio 2012

Haiku IV

E corrono fili di panna
nella luce accecante
di un cielo perfetto.

Y corren hilos de nata
en la cegadora luz
de un cielo perfecto.

giovedì 23 febbraio 2012

La dieta Photoshop: Venere taglia zero - Venus talla cero

Meglio prima o dopo la cura? Giudicate voi stessi:
¿Mejor antes o después de la cura? Juzgad vosotros mismos:

link a: La Repubblica (opere di Anna Utopia Giordano)

Venus Anadyomène - Jean-Auguste-Dominique Ingres 


mercoledì 22 febbraio 2012

Ombre cinesi

Un reportage curato e obiettivo sulla comunità cinese in Italia. Anche la TV, quando vuole, sa fare informazione come si deve: miti sfatati e identità spezzate, storie autentiche di uomini e donne in cerca di una vita migliore. Interessante, stimolante e istruttivo.

martedì 21 febbraio 2012

520 giorni su Marte - 520 días en Marte

L'homo sapiens sapiens è unico. Isolarsi dal mondo per quasi un anno e mezzo, lontano da tutto e da tutti, già di per sé rappresenta un grande sforzo di volontà e autocontrollo. Farlo per portare l'umanità oltre i propri limiti, a scoprire nuovi mondi, è encomiabile. Ma farlo per finta...


El homo sapiens sapiens es único. Aislarse del mundo por casi año y medio, lejos de todo y de todos, ya de por sí representa un gran esfuerzo de voluntad y autocontrol. Hacerlo para llevar la humanidad más allá de sus límites, a descubrir nuevos mundos, es encomiable. Pero hacerlo de mentira...

lunedì 20 febbraio 2012

Arte Zen II: Calligrafia - Caligrafía

Dimostrazione di Shodō, la via della scrittura. Godetevela.

Demostración de Shodō, el camino de la escritura. A disfrutar.

 

Il rilevatore di Hemingway - El detector de Hemingway

Lo lascio o lo taglio? Un aggettivo, una scena, un personaggio, contribuiscono alla storia o è meglio farli fuori? Ti piange il cuore se sei affezionato alle tue creature, ma se sono di troppo bisogna eliminarle. Problemi di obiettività? Qui sta il vero talento:

Il dono più essenziale per un buon scrittore è un rilevatore di merda incorporato e antiurto. Questo è il radar dello scrittore e tutti i grandi scrittori l'hanno avuto.
Ernest Hemingway

¿Lo dejo o lo corto? Un adjetivo, una escena, un personaje, contribuyen a la historia o es mejor liquidarlos. Te llora el corazón si les tienes cariño a tus criaturas, pero si sobran hay que eliminarlas. ¿Problemas de objetividad? Aquí esta el talento verdadero:

El don más esencial para un buen escritor es un detector de mierda incorporado y antichoque. Esto es el radar del escritor y todos los grandes escritores lo han tenido.
Ernest Hemingway

[The most essential gift for a good writer is a built-in, shock-proof, shit detector. This is the writer's radar and all great writers have had it.]

domenica 19 febbraio 2012

Volli, sempre volli, fortissimamente volli


Un mito sfatato? Bella truffa. Da astigiano ad astigiano:

«Stavano i miei legami nascosti sotto il mantellone in cui mi avviluppava, ed avendo libere le mani, chiunque veniva a vedermi non s'accorgeva punto che io fossi attaccato alla seggiola. E in tante e sì diverse maniere mi aiutai, che alla fine pure scampai dal ricadere in quel baratro...». Vittorio Alfieri, in un documento presentato ad un convegno ad Asti, spiega così uno dei più celebri aneddoti della sua biografia: quel farsi legare alla sedia per costringersi a studiare riassunto dal motto «Volli, volli, fortissimamente volli».

LA VERITA’ Qual è il «baratro» di cui parla Alfieri? Lo spiega lui stesso: «Una nuova fiamma: una donna, distinta di nascita, ma di non troppo buon nome nel mondo galante, ed anche attempatetta». 

ADESSO voglio solo sapere il nome della persona a cui devo fare causa.

da un articolo di Giorgio Faletti.

sabato 18 febbraio 2012

Non dirlo a nessuno - No se lo digas a nadie


Un bel thriller europeo lontano dagli stereotipi di Hollywood, questo Non dirlo a nessuno (2006): vibrante, furioso e contundente. Peccato che sia poco conosciuto fuori dalla Francia, perché è da non perdere. Temo che dovremo aspettare il remake in inglese perché questa storia abbia il successo che si merita (e sarà peggio dell'originale).


Un buen thriller europeo lejos de los estereotipos de Hollywood, este No se lo digas a nadie (2006): vibrante, furioso y contundente. Lástima que sea poco conocido fuera de Franca, porque no tiene desperdicio. Temo que tendremos que esperar el remake en inglés para que esta historia tenga el éxito que se merece (y será peor que el original).

venerdì 17 febbraio 2012

Meno è meglio - Menos es más

In fase di revisione a cronometro queste parole mi calzano a pennello:

Taglia come un pazzo. Meno è meglio. Ho letto spesso manoscritti - inclusi i miei - in cui sono arrivata, diciamo, all'inizio del secondo capitolo e ho pensato: "È da qui che dovrebbe iniziare il romanzo". Un'enorme quantità di informazioni su carattere e trascorsi si può comunicare attraverso piccoli dettagli. L'attaccamento emotivo che senti per una scena o un capitolo svanirà quando procedi verso altre storie. Tratta il tutto come fossero affari.

Ma non è mica facile... 

En fase de revisión contrarreloj estas palabras me viene de maravilla:

Corta come un loco. Menos es más. A menudo he leído manuscritos - incluidos los míos - en los que he legado, digamos, al capitulo dos y he pensado: "Aquí es donde debería empezar la novela". Una enorme cantidad de información sobre carácter y antecedentes se puede comunicar a través de pequeños detalles. El apego emocional que sientes a una escena o un capítulo desaparecerá cuando pases a otras historias. Trata el asunto como si fueran negocios.

Pero no es nada fácil...

[Cut like crazy. Less is more. I've ­often read manuscripts – including my own – where I've got to the beginning of, say, chapter two and have thought: "This is where the novel should actually start." A huge amount of information about character and backstory can be conveyed through small detail. The emotional attachment you feel to a scene or a chapter will fade as you move on to other stories. Be business-like about it.
Sarah Waters]

giovedì 16 febbraio 2012

Il primo non si scorda mai - El primero no se olvida nunca

Rileggere il mio primo libro è come rivivere il primo amore: provo tenerezza per l'innocenza con cui vivevo ogni emozione, stupore per l'entusiasmo con cui buttavo il cuore oltre le difficoltà, incredulità per quello che ho potuto creare solo con la mia immaginazione. Certo, il risultato è migliorabile, ero alle prime armi e si vedeva; ma l'ho fatto, è lì, e nessuno potrà mai togliermelo. E le sensazioni, ah, quelle tornano in me come e più della prima volta, un appagamento indescrivibile. Cambierei qualcosa? Ovviamente, e sarà meglio che decida in fretta, c'è una scadenza che ci aspetta.

Releer mi primer libro es como revivir mi primer amor: siento ternura por la inocencia con la que vivía cada emoción, estupor por el entusiasmo con el que echaba el corazón más allá de las dificultades, incredulidad por lo que he podido crear sólo con mi imaginación. Claro, el resultado es mejorable, era un novato y se veía; pero lo he hecho, está allí, y nadie podrá quitármelo nunca. Y las sensaciones, ah, esas vuelven en mí como y más que la primera vez, una satisfacción indescriptible. Cambiaría algo? Por supuesto, y mejor será que decida pronto, hay una fecha límite que nos espera.  


mercoledì 15 febbraio 2012

Così ho rapinato un supermercato

Intervista imperdibile: Far West Italia. Per me che scrivo noir un personaggio così vale tanto oro quanto pesa.

(sottotitolato)

martedì 14 febbraio 2012

Todos a Noruega - Tutti in Norvegia

Snakker du Norsk? Porque si no, chungo. Es la nueva frontera de la emigración: el refugiado laboral. A dormir en la calle con 10 bajo cero, pedir comida caducada en una asociación caritativa o recoger botellas de plástico por 13 céntimos cada una. Todos ilusionados por "Españoles en el mundo", en busca del El Dorado en versión de congelador a oscuras. Pero ojo, si no hablas noruego, te toca el paro aquí también, o a lo mejor de ilegal, fregando platos o trabajando 5 horas por el precio de 3. Esto también es el paraíso nórdico. Lykke til! 

Snakker du Norsk? Perché altrimenti, butta male. È la nuova frontiera dell’emigrazione: il rifugiato lavorativo. A dormire per strada con 10 sotto zero, elemosinare cibo scaduto in un’associazione caritativa o raccogliere bottiglie di plastico per 13 centesimi ciascuna. Tutti illusi dopo aver visto in TV “Spagnoli nel mondo”, in cerca dell’El Dorado in versione da congelatore al buio. Ma attento, se non parli norvegese, finisci disoccupato anche qui, o magari da illegale, a lavare i piatti o lavorare 5 ore per il prezzo di 3. Anche questo è il paradiso nordico. Lykke til!


lunedì 13 febbraio 2012

Arte Zen: giardini - jardines

Lo Zen fugge da ogni teoria o dogma: è l'esperienza diretta delle cose che arriva alla mente e al cuore. E allora partiamo nel nostro viaggio alla scoperta dello Zen nell'arte con una delle creazioni più conosciute: il giardino Zen.

El Zen huye de toda teoría u dogma: es la experiencia directa de las cosas que llega a la mente y al corazón. Y entonces partimos en nuestro viaje para descubrir el Zen en el arte con una de las creaciones más conocidas: el jardín Zen.


(Foto © Tommaso Franco)

Nanzen-ji, Kyoto
Kiyomizu-dera, Kyoto
Kongobu-ji, Koya-san

domenica 12 febbraio 2012

Presidenti schizofrenici e la mano del diavolo - Presidentes esquizofrénicos y la mano del diablo

Cos'hanno in comune quattro degli ultimi cinque presidenti degli Stati Uniti e la metà di chi soffre di schizofrenia? Semplice: usano la mano del diavolo. Coincidenze? Giudicate voi: i mancini sono circa il 10% della popolazione; Obama, Clinton e Bush padre sono mancini, mentre Reagan era un mancino costretto da piccolo a scrivere con la destra, e solo Bush figlio è destro; tra i malati di schizofrenia, il 20% è mancino e il 30% è ambidestro. Talento o maledizione? Pare che noi mancini siamo senza mezze tinte, tutto genio e sregolatezza. Allora, visto che non mi ci vedo alla Casa Bianca, vorrà dire che darò di matto?

¿Qué tienen en común cuatro de los últimos cinco presidentes de los Estados Unidos y la mitad de los que padecen esquizofrenia? Simple: usan la mano del diablo. ¿Coincidencias? Juzgad vosotros: los zurdos son alrededor del 10% de la población; Obama, Clinton y Bush padre son zurdos, mientras Reagan era un zurdo obligado desde pequeño a escribir con la derecha, y sólo Bush hijo es diestro; entre los enfermos de esquizofrenia, el 20% es zurdo y el 30% es ambidiestro. ¿Talento o maldición? Parece ser que los zurdos somos sin medias tintas, todo genio y locura. Entones, ya que no me veo en la Casa Blanca, querrá decir que se me irá la olla?

sabato 11 febbraio 2012

Ray Bradbury: Rumore di tuono - El ruido de un trueno

Può un racconto di poche pagine cambiare la storia della fantascienza e generare un intero filone narrativo? Certo: è l'effetto farfalla. Non voglio svelare nulla di questo capolavoro di Ray Bradbury, l'autore del geniale Farenheit 451. Nei link qui sotto trovate il testo completo in inglese e in spagnolo (purtroppo in italiano non c'è che un riassunto ridotto all'osso). Buona lettura!

¿Puede un cuento de pocas paginas cambiar la historia de la ciencia ficción y generar una corriente narrativa entera? Claro: es el efecto mariposa. No quiero desvelar nada de esta joya de Ray Bradbury, el autor del genial Farenheit 451. En los enlaces abajo encontráis el texto completo en ingles y en español. ¡Buena lectura!



venerdì 10 febbraio 2012

Settimana bianca tra i lupi


Si può restare una settimana isolati dal mondo nell'Italia del XXI secolo, senza luce né acqua né viveri? Voi come ve la cavereste? Io preferisco non saperlo. Complimenti alla famiglia Ippoliti, eroi per caso di una storia alla Stephen King:

Haiku III

Soffiano sciabole di gelo
tra rami grigi e spogli
che sognano la neve.


Soplan sables helados
entre ramas grises y desnudas
que sueñan con la nieve.

giovedì 9 febbraio 2012

Il prezzo dell'arte - El precio del arte

Qual è il prezzo giusto per un'opera d'arte? Dipende. Per I giocatori di carte di Paul Cézanne la famiglia reale del Qatar ha sborsato 190 milioni. Al pittore, però, neanche un centesimo. Ecco la classifica dei primi dieci più pagati della storia.

¿Cual es el precio justo por una obra de arte? Depende. Por Los jugadores de cartas de Paul Cézanne la familia real de Qatar ha desembolsado 190 miliones. Pero al pintor, ni un centimo. Esta es la lista de los diez más pagados de la historia.

mercoledì 8 febbraio 2012

Neve di primavera - Nieve de primavera


Candida ed eterea, come il sentimento più puro. Un amore struggente come un fiocco di neve che evapora al sole. Con sensibilità e maestria, Yukio Mishima ci delizia e commuove con una storia di passione e inquietudine. Sublime e abbagliante. Come la neve di primavera.

Cándida y etérea, como el sentimiento más puro. Un amor atormentado como un copo de nieve que evapora al sol. Con sensibilidad y maestría, Yukio Mishima nos delicia y conmueve con una historia de pasión e inquietud. Sublime y deslumbrante. Como la nieve de primavera.


Haru no Yuki

martedì 7 febbraio 2012

La finestra di Conrad - La ventana de Conrad

Come faccio a spiegare a mia moglie che quando guardo fuori dalla finestra sto lavorando?

¿Cómo puedo explicar a mi mujer que cuando miro fuera de la ventana estoy trabajando?
Joseph Conrad

Idee nel vento come una tormenta. Appunti scarabocchiati sui polsini di Beethoven. Immagini oniriche che ti svegliano nel cuore della notte, impazienti di venire plasmate in parole. Ma ormai non si torna indietro. Che il canto delle Muse possa non finire mai.

Ideas en el viento como una tormenta. Notas garabateadas en los puños de Beethoven. Imágenes oníricas que te despiertan en el corazón de la noche, impacientes por ser plasmadas en palabras. Pero ya no hay vuelta atrás. Que el canto de las Musas no acabe nunca.

"Noia a la finestra” de Dalí.

Antoni Tàpies

Tributo a un grande que se va: vanguardista, abstracto, simbólico, espiritual. Tàpies, que hable su obra.

Tributo a un grande che se ne va: d'avaguardia, astratto, simbolico, spirituale. Tàpies, che parlino le sue opere.






lunedì 6 febbraio 2012

Lunedì-Lunes Zen VIII


Oggi si conclude il ciclo 101 storie Zen. Le trovate tutte in rete, in italiano e inglese. Lunedì Zen continua invece la prossima settimana con un nuovo tema: l'arte Zen.

Lo Zen di Buddha

Buddha disse: «Io considero la posizione dei re e dei governanti come quella dei granelli di polvere. Osservo tesori di oro e di gemme come se fossero mattoni e ciottoli. Guardo le più belle vesti di seta come cenci strappati. Vedo le miriadi di mondi dell'universo come i piccoli semi di un frutto, e il più grande lago dell'India come una goccia d'olio sul mio piede. Mi accorgo che gli insegnamenti del mondo sono l'illusione di maghi. Distinguo il più elevato concetto di emancipazione come un broccato d'oro in un sogno, e considero il sacro sentiero degli illuminati come fiori che si schiudano ai nostri occhi. Vedo la meditazione come il pilastro di una montagna, il Nirvana come un incubo delle ore diurne. Considero il giudizio del bene e del male come la danza serpentina di un drago, e il sorgere e il tramontare delle credenze come null'altro che le tracce lasciate dalle quattro stagioni».

Hoy se concluye el ciclo 101 historias zen. Las encontráis todas en la red, en inglés. En cambio, Lúnes Zen continua la próxima semana con un nuovo tema: el arte Zen.

El Zen de Buda

Buda dijo: -Considero las posiciones de los reyes y los gobernantes como las motas de polvo. Observo tesoros de oro y gemas como si fuesen ladrillos o guijarros. Contemplo las prendas de seda más fina como trapos en jirones. Veo las miriadas de mundos del universo como pequeñas semillas de fruta, y el mayor lago de la India como una gota de aceite en mi pié. Percibo que las enseñanzas del mundo son ilusionismo de magos. Discierno el concepto superior de la emancipación como un brocado de oro en un sueño y observo el santo camino de los iluminados como flores que aparecen ante los ojos. Veo la meditación como una roca de la montaña, el Nirvana como una pesadilla durante la vigilia. Considero el juicio sobre el bien y el mal como la serpenteante danza de un dragón, y el ascenso y declive de las creencias como las huellas dejadas por las estaciones-.

domenica 5 febbraio 2012

Stat rosa pristina nomine, nomina nuda tenemus

È importante vedere come la gente sceglie i nomi. Morire e dare nomi – non si fa altro di sincero, probabilmente, per tutto il tempo che si campa.
Alessandro Baricco, Questa storia

Quanto conta un nome? Viene prima la rosa o il suo nome? Senza scomodare Umberto Eco e i nominalisti, la questione si ripropone con le persone. Quanto conta il nome di un neonato? I nomi di moda oggi non fanno pensare nulla di buono. Ma guardando le statistiche, i nomi di sempre la fanno ancora da padroni. Vorrà dire che non siamo ancora messi così male.

E un personaggio di fantasia? Quanto conta il nome per infondergli vita? Il pirandelliano Mattia Pascal senza il suo nome non è più lui, e nemmeno ne hanno uno i sei personaggi in cerca d'autore. Ogni volta che ho da battezzare un protagonista, che sofferenza!

Es importante ver como la gente elige los nombres. Morir y dar nombres – no se hace otra cosa sincera, probablemente, en todo el tiempo que se vive.
Alessandro Baricco, Esta historia

¿Cuánto cuenta un nombre? Viene primero la rosa o su nombre? Sin incomodar a Umberto Eco y los nominalistas, la cuestión se plantea con las personas. ¿Cuánto cuenta el nombre de un recién nacido? Los nombres de moda hoy no hacen pensar nada bueno. Pero mirando a las estadísticas, los nombres de siempre siguen arrasando. Querrá decir que no estamos tan mal todavía.

¿Y un personaje de fantasía? ¿Cuánto cuenta el nombre para infundirle vida? El pirandeliano Matías Pascal sin su nombre ya no es él mismo, ni tienen uno los seis personajes en busca de autor. Cada vez que tengo que bautizar un protagonista, ¡qué sufrimiento!

sabato 4 febbraio 2012

Quei maledetti avverbi - Esos malditos adverbios

Don't overwrite. Avoid the redundant phrases, the distracting adjectives, the unnecessary adverbs. Beginners, especially, seem to think that writing fiction needs a special kind of flowery prose, completely unlike any sort of language one might encounter in day-to-day life. This is a misapprehension about how the effects of fiction are produced, and can be dispelled by obeying Rule 1. To read some of the work of Colm Tóibín or Cormac McCarthy, for example, is to discover how a deliberately limited vocabulary can produce an astonishing emotional punch.

Sarah Waters, 10 Rules for Writing Fiction

Non scrivere in modo pesante. Evita le frasi ridondanti, gli aggettivi che distraggono, gli avverbi superflui. I principianti, specialmente, sembra che pensino che scrivere narrativa richieda un tipo speciale di prosa fiorita, completamente diversa da ogni tipo di linguaggio che si può incontrare nella vita di tutti i giorni. Questo è un malinteso su come si producono gli effetti della narrativa, e può essere scacciato obbedendo alla Regola numero 1 [leggi come un pazzo, NdT]. Leggendo alcune delle opere di Colm Tóibín o Cormac McCarthy, per esempio, si scopre come un lessico deliberatamente limitato possa produrre un sorprendente pugno emotivo.

No escribas recargado. Evita las frases redundantes, los adjetivos que distraen, los adverbios innecesarios. Los principiantes, especialmente, parecen pensar que escribir ficción requiere un tipo especial de prosa florida, completamente diferente de todo tipo de lenguaje que se puede encontrar en la vida de cada día. Esto es un malentendido sobre como se producen los efectos de la ficción, y se puede evitar obedeciendo a la Regla número 1 [lee como loco, NdT]. Leyendo algunas de las obras de Colm Tóibín o Cormac McCarthy, por ejemplo, se descubre como un léxico deliberadamente limitado pueda producir un sorprendente puñetazo emocional.

venerdì 3 febbraio 2012

Scrivere secondo Calvino - Escribir según Calvino



Scrivere è sempre nascondere qualcosa in modo che venga poi scoperto.

Escribir es siempre esconder algo de manera que luego sea descubierto.

Italo Calvino

Tre maestri - tres maestros

Cosa succede quando si incontrano un maestro dell'epica sul grande schermo, un trombettiere compositore ispiratissimo e un attore belloccio dagli occhi di ghiaccio? Giudicate voi stessi:


Correva l'anno 1966. Sergio Leone disponeva finalmente di un budget decente per completare la Trilogia del dollaro. Ennio Morricone aveva già composto la colonna sonora, con un tema musicale per ognuno dei tre protagonisti. Eastwood era in simbiosi perfetta con il suo Uomo senza nome; di lui Leone diceva: "Mi piace Clint Eastwood perché è un attore che ha solo due espressioni: una con il sigaro e una senza il sigaro". Il risultato del connubio è il capolavoro a nome Il buono, il brutto e il cattivo. La scena del duello finale è puro genio, a mio giudizio la sequenza più emozionante di sempre. I primi piani delle mani mettono i brividi. Perfetto e irripetibile.

¿Qué pasa cuando se encuentran un maestro de la épica en la gran pantalla, un trompetista compositor muy inspirado y un actor guaperas con los ojos de hielo? Juzgad vosotros mismos (ver video arriba)

Corría el año 1966. Sergio Leone disponía por fin de un presupuesto decente para completar su Trilogía del dólar. Ennio Morricone ya había compuesto la banda sonora, con un tema musical para cada uno de los tres protagonistas. Eastwood era en simbiosis perfecta con su Hombre sin nombre; de él Leone decía: "Me gusta Clint Eastwood porque es un actor que tiene sólo dos expresiones: una con el puro y otra sin el puro". El resultado de la colaboración es la obra maestra de nombre El bueno, el feo y el malo. La escena del duelo final es puro genio, a mi juicio la secuencia más emocionante de siempre. Los primeros planos de las manos dan escalofríos. Perfecto e irrepetible.

giovedì 2 febbraio 2012

Il diavolo, certamente


È uscito da poco l'ultimo libro di Andrea Camilleri, Il diavolo, certamente. Una collezione di 33 storie minime (3 pagine ognuna) a tema diabolico, che promettono assai bene. 

Un libro da leggere? Dipende da chi ascoltate: il critico del Corriere della Sera (voto: 10), le opinioni dei lettori (stroncatura senza appello) o la classifica di vendita (2º libro più venduto su ibs.it)? Io non saprei, l'ebook a cinque euro mi tenta...

mercoledì 1 febbraio 2012

Yo me voy de Madrid - Me ne vado da Madrid

Yo no pienso moverme, pero los hay que sí (en El País), a montones. Españoles que emigran y emigrantes que vuelven a casa, a partes iguales. Plurilicenciados con idiomas y en paro, opositores sin esperanza, suramericanos sin raíces, europeos sin un duro. Todos tienen algo en común: el futuro lo ven mejor lejos de aquí. Esto tiene muy mala pinta.

Io non ho intenzione di muovermi, ma un sacco di gente sì (su El País). Spagnoli che emigrano ed emigranti che tornano a casa, in parti uguali. Plurilaureati poliglotti e disoccupati, aspiranti a un concorso pubblico senza speranza, sudamericani senza radici, europei senza soldi. Tutti hanno qualcosa in comune: vedono un futuro migliore lontano da qui. La vedo proprio brutta.