venerdì 28 febbraio 2014

"Come va?" secondo Umberto Eco

Il maestro ci delizia con un'altra idea geniale. O meglio, 140.

“Come va?
1. Icaro: “Uno schianto”
2. Proserpina: “Mi sento giù”
3. Prometeo: “Mi rode…”
4. Teseo: “Finché mi danno corda…”
5. Edipo: “La mamma è contenta”
6. Damocle: “Potrebbe andar peggio”
7. Priapo: “Cazzi miei”
8. Ulisse: “Siamo a cavallo”
9. Omero: “Me la vedo nera”
10. Eraclito: “Va, va…”
11. Parmenide: “Non va”
12. Talete: “Ho l’acqua alla gola”
13. Epimenide: “Mentirei se glielo dicessi”
14. Gorgia: “Mah!”
15. Demostene: “Difficile a dirsi”
16. Pitagora: “Tutto quadra”
17. Ippocrate: “Finché c’è la salute…”
18. Socrate: “Non so”
19. Diogene: “Da cani”
20. Platone: “Idealmente”
21. Aristotele: “Mi sento in forma”
22. Plotino: “Da Dio”
23. Catilina: “Finché dura…”
24. Epicuro: “Di traverso”
25. Muzio Scevola: “Se solo mi dessero una mano…”
26. Attilio Regolo: “Sono in una botte di ferro”
27. Fabio Massimo: “Un momento…”
28. Giulio Cesare: “Sa, si vive per i figli, e poi marzo è il mio mese preferito…”
29. Lucifero: “Come Dio comanda”
30. Giobbe: “Non mi lamento, basta aver pazienza”
31. Geremia: “Sapesse, ora le dico…”
32. Noè: “Guardi che mare…”
33. Onan: “Mi accontento”
34. Mosè: “Facendo le corna…”
35. Cheope: “A me basta un posticino al sole…”
36. Sheherazade: “In breve, ora le dico…”
37. Boezio: “Mi consolo”
38. Carlo Magno: “Francamente bene”
39. Dante: “Sono al settimo cielo”
40. Giovanna d’Arco: “Si suda”
41. San Tommaso: “Tutto sommato bene”
42. Erasmo: “Bene da matti”
43. Colombo: “Si tira avanti”
44. Lucrezia Borgia: “Prima beve qualcosa?”
45. Giordano Bruno: “Infinitamente bene”
46. Lorenzo de’ Medici: “Magnificamente”
47. Cartesio: “Bene, penso”
48. Berkeley: “Bene, mi sembra”
49. Hume: “Credo bene”
50. Pascal: “Sa, ho tanti pensieri…”
51. Enrico VIII: “Io bene, è mia moglie che…”
52. Galileo: “Gira bene”
53. Torricelli: “Tra alti e bassi”
54. Pontorno: “In una bella maniera”
55. Desdemona: “Dormo tra due guanciali…”
56. Newton: “Regolarmente”
57. Leibniz: “Non potrebbe andar meglio”
58. Spinoza: “In sostanza, bene”
59. Hobbes: “Tempo da lupi”
60. Vico: “Va e viene”
61. Papin: “Ho la pressione alta”
62. Montgolfier: “Ho la pressione bassa”
63. Franklin: “Mi sento elettrizzato”
64. Robespierre: “Cè da perderci la testa”
65. Marat: “Un bagno”
66. Casanova: “Vengo”
67. Goethe: “C’è poca luce”
68. Beethoven: “Non mi sento bene”
69. Shubert: “Non mi interrompa, per Dio”
70. Novalis: “Un sogno”
71. Leopardi: “Sfotte?”
72. Foscolo: “Dopo morto, meglio”
73. Manzoni: “Grazie a Dio, bene”
74. Sacher-Masoch: “Grazie a Dio, male”
75. Sade: “A me bene”
76. D’Alambert e Diderot: “Non si può dire in due parole”
77. Kant: “Situazione critica”
78. Hegel: “In sintesi, bene”
79. Schopenhauer: “La volontà non manca”
80. Cambronne: “Boccaccia mia…”
81. Marx: “Andrà meglio…”
82. Carlo Alberto: “A carte 48”
83. Paganini: “L’ho già detto”
84. Darwin: “Ci si adatta”
85. Livingstone: “Mi sento un po’ perso”
86. Nievo: “Le dirò, da piccolo…”
87. Nietzsche: “Al di là del bene, grazie”
88. Mallarme’: “Sono andato in bianco”
89. Proust: “Diamo tempo al tempo”
90. Henry James: “Secondo i punti di vista”
91. Kafka: “Mi sento un verme”
92. Musil: “Così così”
93. Joyce: “Fine yes yes yes”
94. Nobel: “Sono in pieno boom”
95. Larousse: “In poche parole, male”
96. Curie: “Sono raggiante”
97. Dracula: “Sono in vena”
98. Croce: “Non possiamo non dirci in buone condizioni di spirito”
99. Picasso: “Va a periodi”
100. Lenin: “Cosa vuole che faccia?”
101. Hitler: “Forse ho trovato la soluzione”
102. Heisemberg: “Dipende”
103. Pirandello: “Secondo chi?”
104. Sotheby: “D’incanto”
105. Bloch: “Spero bene”
106. Freud: “Dica lei”
107. D’Annunzio: “Va che è un piacere”
108. Popper: “Provi che vado male”
109. Ungaretti: “Bene (a capo) grazie”
110. Fermi: “O la va o la spacca”
111. Camus: “Di peste”
112. Matusalemme: “Tiro a campare”
113. Lazzaro: “Mi sento rivivere”
114. Giuda: “Al bacio”
115. Ponzio Pilato: “Fate voi”
116. San Pietro: “Mi sento un cerchio alla testa”
117. Nerone: “Guardi che luce”
118. Maometto: “Male, vado in montagna”
119. Savonarola: “E’ il fumo che mi fa male”
120. Orlando “Scusi, vado di furia”
121. Cyrano: “A naso, bene”
122. Volta: “Più o meno”
123. Pietro Micca: “Non ha letto che è vietato fumare”
124. Jacquard: “Faccio la spola”
125. Malthus: “Cè una ressa…”
126. Bellini: “Secondo la norma”
127. Lumiere: “Attento al treno!”
128. Gandhi: “L’appetito non manca”
129. Agatha Christie: “Indovini”
130. Einstein: “Rispetto a chi?”
131. Stakanov: “Non vedo l’ora che arrivi ferragosto…”
132. Rubbia: “Come fisico, bene”
133. Sig.ra Riello: “Sono stufa!”
134. La Palisse: “Va esattamente nella maniera in cui va”
135. Shakespeare: “Ho un problema: va bene o non va bene?”
136. Alice: “Una meraviglia”
137. Dr. Zap: “Bene, la sai l’ultima?”
138. Verga: “Di malavoglia”
139: Heidegger: “Quante chiacchiere!”
140. Grimm: “Una favola!”

da Umberto Eco, Il secondo diario minimo.

mercoledì 26 febbraio 2014

Paco de Lucía en el paraíso del flamenco - nel paradiso del flamenco

Esta mañana nos ha dejado Paco de Lucía, así, de sopetón, sin avisar. El genio de la guitarra, el que supo llevar el flamenco donde no había estado antes, al Teatro Real, al gran público, al escenario mundial. Fue el primero que escuché y el que guardo en mi corazón musical bajo el lema: duende. Y lo admiré en esta canción, la más conocida y sugerente, en el momento de la plenitud del artista, allá por los 70. Que descanses en paz en el paraíso del flamenco, Paco de Lucía.

Questa mattina ci ha lasciati Paco de Lucía, così, di sorpresa, senza preavviso. Il genio della chitarra, quello che ha saputo portare il flamenco dove non era mai stato prima, al Teatro Real di Madrid, al grande pubblico, al palcoscenico mondiale. È stato il primo che ho ascoltato e lo conservo nel mio cuore musicale alla voce: duende, il fascino misterioso del flamenco. E l'ho ammirato in questa canzone, la più conosciuta e suggestiva, nel momento della pienezza artistica, durante gli anni '70. Riposa in pace nel paradiso del flamenco, Paco de Lucía.


lunedì 24 febbraio 2014

Indovina l'incipit - Adivina la novela LXI

Il primo, il precursore del genere. Un racconto geniale, di mistero e paura. Il maestro.
El primero, el precursor del género. Un relato genial, de misterio y miedo. El maestro.

Nel passare a Parigi la primavera e buona parte dell’estate dell’anno 18.. feci la conoscenza d’un certo Monsieur C. Auguste Dupin. Era, questo giovane gentiluomo, di buona, anzi illustre famiglia, a dir vero; ma, per una serie di disgrazie, s’era trovato ridotto in tale povertà da perder tutta l’energia del suo carattere, e da abbandonare ogni cura e faccenda mondana che pur avrebbero potuto condurlo a ricostituire la sua fortuna. Per bontà dei suoi creditori rimase in possesso di un piccolo resto del patrimonio con la rendita del quale riusciva, mediante una rigorosa economia, a provvedere alle necessità essenziali del vivere. Il solo suo lusso erano i libri, che a Parigi son facili a procurarsi.

Encontrándome en París durante la primavera y parte del verano de 18..., conocí allí a Monsieur C. Auguste Dupin. Pertenecía este joven caballero a una excelente, o, mejor dicho, ilustre familia, pero por una serie de adversos sucesos se había quedado reducido a tal pobreza, que sucumbió la energía de su carácter y renunció a sus ambiciones mundanas, lo mismo que a procurar el restablecimiento de su fortuna. Con el beneplácito de sus acreedores, quedó todavía en posesión de un pequeño resto de su patrimonio, y con la renta que éste le producía encontró el medio, gracias a una economía rigurosa, de subvenir a las necesidades de su vida, sin preocuparse en absoluto por lo más superfluo. En realidad, su único lujo eran los libros, y en París éstos son fáciles de adquirir.


venerdì 21 febbraio 2014

10 cose che amiamo dell'Italia - 10 cosas que nos encantan de Italia


Nessuno ama l'Italia come gli stranieri... o gli emigranti! Che nostalgia con questo video.
Nadie quiere a Italia como los extranjeros... ¡o los emigrantes! Qué nostalgia con este vídeo.
ENJOY


giovedì 20 febbraio 2014

L'Ucraina esplode - Ucrania explota

Piazza dell'Indipendenza a Kiev, Ucraina, prima e dopo gli scontri degli ultimi giorni. Quando una foto dice tutto.
Plaza de la Independencia en Kiev, Ucrania, antes y después de los enfrentamientos de los últimos días. Cuando una foto lo dice todo.


lunedì 17 febbraio 2014

La grande bellezza dell'American Hustle - La gran belleza americana


Ho visto di recente un'accoppiata di film difficili e spiazzanti, accomunati da una valanga di premi e in predicato di vincere l'Oscar. Difficile dare un giudizio senza sfumature.

Dei due, La grande bellezza ha più talento. Differente, irriverente, difficile quanto un buon Fellini, un cinema dichiaratamente contro le convenzioni di Hollywood e proprio per questo destinato a incantare in America. Piacerà a chi ama la fotografia d'autore, le doti d'attore di Toni Servillo, la critica al vetriolo e l'eterna, magnifica Roma. Piacerà meno a chi cerca intrattenimento senza pensieri, una storia avvicente o personaggi realistici. Per molti, ma non per tutti. 4 stelle su 5

American Hustle - l'apparenza inganna è l'esatto contrario. Un prodotto nato a Hollywood, con un cast di stelle, curato nei dettagli, ben interpretato, con un soggetto avvicente tratto da una storia vera interessante e una trama ingarbugliata. Con un piccolo grande neo: un copione che fa acqua da tutte le parti. E così le grandi premesse diventano promesse non mantenute, e durante la visione si perde il filo più volte, ammirando la recitazione di Christian Bale & Co. senza sapere bene di quale storia si tratti. Non dispiacerà a nessuno, ma difficilmente entusiasmerà. 3 stelle su 5


He visto recientemente una pareja de películas difíciles e insólitas, con un montón de premios y vistas a ganar el Oscar. Difícil dar una valoración sin matices.

De los dos, La gran belleza tiene más talento. Diferente, irreverente, difícil cuanto un buen Fellini, un arte declaradamente en contra de las convenciones de Hollywood y justo por eso destinado a encantar en América. Gustará a quienes aman la fotografía de autor, las cualidades de actor de Toni Servillo, la crítica ácida o la eterna, magnífica Roma. Gustará menos a quienes buscan el entretenimiento sin pensar, una historia trepidante o personajes verosímiles. Para muchos, pero no para todos. 4 estrellas de 5

American Hustle - la gran estafa americana es el exacto opuesto. Un producto nacido en Hollywood, con un reparto de estrellas, cuidada en los detalles, bien actuada, con un argumento cautivador basado en un hecho real interesante y una trama enredada. Con un pequeño gran defecto: un guión que hace agua por todas partes. Y así las grandes premisas se convierten en promesas incumplidas, y mientras se ve se pierde el hilo de la historia, admirando las actuaciones de Christian Bale & Co. sin saber muy bien de qué va todo eso. No disgustará a nadie, pero tampoco entusiasmará. 3 estrellas de 5.

venerdì 14 febbraio 2014

Giro del mondo in un minuto / Vuelta al mundo en un minuto


Tre ragazzi, 44 giorni, 11 paesi, 18 voli, 38 mila miglia e due videocamere per registrare un secondo di video per ogni posto. Spettacolare.

Tres chicos, 44 días, 11 países, 18 vuelos, 38 mil millas y dos cámaras para grabar un segundo de vídeo para cada sitio. Qué pasada.


venerdì 7 febbraio 2014

Il fascino dell'ignoranza - El encanto de la ignorancia


Ignorance is bliss
L'ignoranza è felicità
La ignorancia es felicidad
proverbio inglese/inglés

Perché studiare storia dell'arte quando la massima espressione estetica è un gol di Messi o un paio di seni al silicone? Perché sapere che il partner ti fa le corna, se ti puoi godere le sue bugie in santa pace? Perché studiare se tanto c'è Wikipedia? Perché imparare la retorica se si può mandare affanculo? Perché informarsi se è sempre lo stesso schifo? 
Si sa, occhio non vede, cuore non duole.
E allora smettiamo di opporre resistenza, rilassiamoci e gustiamoci l'avvento del Nuovo Mondo, più terrificante che mai.

¿Para qué estudiar historia del arte cuando la máxima expresión estética es un gol de Messi o un par de pechos de silicona? ¿Para qué saber que tu pareja te pone los cuernos, si puedes disfrutar de sus mentiras en paz? ¿Para qué estudiar si total está Wikipedia? ¿Para qué aprender retórica si se puede mandar a la mierda? ¿Para qué informarse si es el mismo asco de siempre?
Se sabe, ojos que no ven, corazón que no duele.
Y entonces dejemos de resistirnos, relajémonos y disfrutemos la llegada del Nuevo Mundo, más aterrador que nunca.

Ignorance is strenght
L'ignoranza è forza
La ignorancia es fuerza

martedì 4 febbraio 2014

Leggere cambia il cervello / Leer cambia el cerebro


Ora lo riconosce anche la scienza: leggere cambia il cervello. Infatti si è dimostrato che il cervello reagise ai romanzi che leggiamo immedesimandosi nei personaggi a tal punto da pensare come loro, come se si stesse vivendo le stesse esperienze dei personaggi. 
Ma non c'era bisogno che ce lo dicesse la scienza: la lettura è l'unico modo per vive mille vite in una sola. Amore, odio, passione, guerra, terrore, vendetta, rimorso e speranza sgorgano dalla pagina per arrivare al nostro cuore. Chi legge lo sa, e non può farne a meno. Una specie di magia.

Ahora tambié lo reconoce la ciencia: Leer cambia el cerebroDe hecho se ha demostrado que el cerebro reacciona a las novelas que leemos identificándose en los personajes de tal manera que piensa como ellos, como si estuviera experimentando las mismas vivencias que los personajes.
Pero no hacía falta que nos lo dijera la ciencia: la lectura es la única manera de vivir mil vidas en una sola. Amor, odio, pasión, guerra, terror, venganza, remordimiento y esperanza surgen de la página para llegar a nuestro corazón. Quienes leen lo saben, y no pueden renunciar a ello. Una especie de magia.