mercoledì 21 dicembre 2011

Don Giovanni

Quanto deve l'umanità al genio di Wolfgang Amadeus Mozart? Impossibile dirlo. Anche la narrativa deve molto al suo lato operistico. Dalla sua collaborazione con Lorenzo Da Ponte come librettista nacquero capolavori su capolavori. Il mio preferito è il Don Giovanni (1787), con il seme del Romanticisimo già piantato e pronto a sbocciare nel secolo seguente. Se l'Opera vi sembra lontanissima, beh, chiedetevi quanto ha preso il cinema (Hollywood in particolare) da questa meravigliosa forma artistica.

Tre scene su tutte: la prima è il duetto amoroso "là ci darem la mano"; Don Giovanni seduce Zerlina, un flirt in piena regola.



La seconda è l'aria "Madamina il catalogo è questo"; il servo Leporello tesse le lodi del padrone in tono burlesco e pimpante.


Per concludere la mia preferita, il gran finale: Il Commendatore torna dall'oltretomba per castigare Don Giovanni e farlo precipitare agli inferi. Il loro scambio di battute è spettacolare: "Pentiti! No! Sì! No!" (dal minuto 5:00 in avanti).

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