sabato 10 dicembre 2011

Scotch


Ti svegli una mattina d'estate di buon'ora e ti tuffi in un frizzante mattino scozzese. Una strada serpeggiante ti conduce a un gruppo di case nascoste tra gli alberi, sotto lo sguardo imperturbabile delle pecore al pascolo.


Sei alla Dallas Dhu, distilleria storica di autentico Scotch sulle rive del fiume Spey, la zona più rinomata per il whisky scozzese. La visita ti colpisce, ti coinvolge, e ti perdi in un mare di malto d'orzo, alambicchi e botti di rovere.


La degustazione a stomaco vuoto è un'impresa: ci provi, ma ti lascia solo le labbra bruciate e lo stomaco sottosopra. Ti rifai la sera stessa e il bicchiere di Glenfiddich 12 anni accompagnato da musica gaelica dal vivo è una delizia dei sensi. Il single malt è vigoroso e aromatico, potente e raffinato. E lo bevi liscio: come si dice da quelle parti, se non metteresti il ghiaccio in un bicchiere di Moët & Chandon, perché farlo con il whisky?


L'esperienza ti rimane nel cuore, e lo Scotch si guadagna un posticino nel prossimo libro. Si troverà a suo agio, in compagnia di grandi vini e grandi avventure.

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