martedì 3 gennaio 2012

Tanti auguri Maestro

Tra due giorni compie 80 anni un mostro sacro contemporaneo: Umberto Eco, per il quale gli aggettivi sono superflui.

Vi segnalo una gustosa intervista pubblicata oggi. Eccovi un paio di passaggi succosi:

È sempre stato molto attento alla comunicazione di massa, ai generi, cosiddetti, popolari.
"[...] Ma che i miei romanzi dovessero diventare prodotti accessibili alle masse non mi era mai passato per la testa. Tanto è vero che quando finii Il nome della rosa pensavo di darlo alla Biblioteca Blu, una collana di Franco Maria Ricci che tirava tremila copie".

E invece di copie ne sono arrivate milioni.
"Per me continua a rimanere un mistero. Al quale si è aggiunto un enigma successivo. Tutti dicono che i miei romanzi sono pieni di erudizione, grondanti richiami letterari. Ce n'è uno solo ambientato in epoca contemporanea, scritto in modo piano, senza riferimenti culturali che non siano i fumetti: La regina Loana. Ebbene, di tutti i miei romanzi è quello che ha venduto di meno. Quindi devo pensare che sono uno scrittore per masochisti".

In realtà è uno scrittore che ha saputo soddisfare i meccanismi delle attese.
"Ne sono convinto anch'io. Come sono certo che se avessi scritto Il nome della rosa dieci anni prima o dieci anni dopo non se ne sarebbe accorto nessuno".

Lei ha spesso rivendicato l'idea che si scrive soprattutto per i lettori e non per se stessi.
"Sì, ma per i lettori dei prossimi duemila anni. Io scrivo per il periodo in cui il mio stroncatore è già defunto".

I suoi romanzi devono qualcosa al cinema?
"I miei romanzi debbono molto di più al cinema che non alla letteratura. La sua grammatica, il montaggio, il gioco dei primi piani o dei controcampi sono indissociabili dal mio modo di costruire il romanzo. Sono convinto che si possa leggere la prima pagina dei Promessi sposi come il movimento di camera che dall'alto si avvicina al suo oggetto. Non rida. Manzoni usa il linguaggio cinematografico prima che sia stato inventato".

Un'ultima curiosità: perché si è tagliato la barba?
"[...] perché ho la barba tutta bianca e i baffi neri e nelle foto sembravo Gengis Kahn incazzato".

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